Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Vita di un’insegnante di sostegno (al tempo del Coronavirus): la scuola è dalla tua parte

#lascuolaèdallatuaparte #supportare 

Caro Diario,

sto seriamente pensando di far incidere, ai colleghi di arte, lungo la parete centrale dell’aula magna, la scritta: “La scuola è dalla tua parte”. Affinché tutti sappiano e nessuno dimentichi.

Marika: “Prof perché lei chiude sempre un occhio con Davide?
Io: “Tu dici?
Marika: “Dico che quando io faccio qualcosa che non devo, minacciate di mettermi la nota, mentre Davide lo difendete sempre.
Io: “Ma parli di me o dei professori in generale?
Marika: “Parlo del fatto che lui clicca continuamente sui tasti del mouse, non si ferma un attimo, distrugge tutto ciò che ha in mano, insomma, non si sopporta (!) e non gli dite niente, mentre con me, avete sempre da ridire.
Io: “Chi ha da ridire?
Marika: “Voi, voi professori.”
Io: “Io?
Marika: “No lei no, cioè di meno, però gli altri professori sì.”
Io: “Quindi, io chiudo un occhio anche con te?
Marika: “Sì, qualche volta, però non capisco come fai – scusi, come faccia – a sopportarlo. Io non lo sopporto.”
Io: “Nessuno ti chiede di sopportarlo.
Marika: “Lei però lo sopporta, come fa?
Io: Io non lo sopporto, io lo supporto.”
Marika: “Cioè?”
Io: “Lo sostengo”
Marika: “Ma lei non è l’insegnante di sostegno di Davide”
Io: “E quindi?”
Marika: “Lo vedi – scusi, lo vede – che è dalla sua parte?”
Io: “Come lo sono dalla tua.”
Marika: “A me non sembra proprio.”
Io: “Dove sono i tuoi compagni?”
Marika: “Sono rientrati perché è suonata la campanella”
Io: “Come vedi loro sono da una parte e tu dall’altra, proprio dove sono io.”
Marika: “Dice che la Rossi mi metterà la nota perché entrerò più tardi?”
Io: “No, io non credo. La Rossi lo sa bene che hai bisogno di parlare in modo confidenziale per chiarirti le idee.”
Marika: “Davvero?”
Io: “Certo, come sa bene che Davide ha bisogno di muoversi senza sosta per essere se stesso.”

Sara

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