PNRR. Idea: replichiamo le eccellenze

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Approfondiamo l’idea di riprodurre il modello delle scuole che riscuotono il maggiore gradimento da parte degli studenti, delle famiglie e delle comunità locali e che evidenziano i migliori risultati in termini di indicatori oggettivi (dal numero di richieste di iscrizione alla stabilità del corpo docente, dai risultati Invalsi al tasso di dispersione).

Di scuole eccellenti, con dirigenti scolastici lungimiranti che hanno saputo coinvolgere e coordinare docenti appassionati e competenti, per fortuna ce ne sono (nell’inchiesta “La scuola che sogniamo” di Tuttoscuola le presentiamo da oltre un anno). Sono apprezzate dalle comunità che le vivono. La domanda che si pone è: perché tale beneficio non è disponibile per tutti gli altri studenti, a partire da quelli in zone e situazioni svantaggiate? Occorre fare ogni sforzo affinché ciò avvenga, partendo dal basso, dalla scuola vera “in carne e ossa”: ogni scuola dei sogni in più ha un grande valore, può ispirare altre e generare una contaminazione positiva, che gradualmente – se inserita in una strategia complessiva e coerente – può fungere da cellula in grado di innervare e ossigenare il sistema nel complesso.

Si può costruirla fisicamente, dove non esiste, perché ambienti di apprendimento sicuri e funzionali sono fondamentali (molto interessante in questo senso la proposta di Costruire Scuole, con il relativo Rapporto, di cui si è parlato anche a Officina Italia sulla Rai). Ma soprattutto si possono e si devono introdurre quei progetti educativi e modelli didattici vincenti già realizzati altrove.

Non si tratta insomma di inventare ma di valorizzare esperienze che funzionano, le eccellenze. “Basterebbe” applicarne i modelli (l’espressione virgolettata sottolinea che non può essere un’operazione meccanica, ma qualcosa a portata di mano se ci sono la visione e la volontà) a un numero inizialmente limitato di scuole pilota, supportandole con consulenza operativa, formazione, accompagnamento. Sempre con flessibilità e capacità di adattarsi al contesto e alle esigenze locali.

Seguiranno successive fasi di valutazione e monitoraggio, eventuali interventi correttivi ed estensione a un numero più elevato di istituti scolastici, in vista di azioni più ampie (anche a livello sperimentale) che il Ministero dell’istruzione e gli enti territoriali potrebbero programmare, tenendo conto degli esiti e delle esperienze di questi progetti, in un quadro di azione a medio-lungo termine.

Una, cento, mille scuole “al centro del villaggio”, sicure e adatte alla crescita dei bambini e dei ragazzi, aperte tutto il giorno, all’interno di una alleanza educativa con le famiglie, il territorio, il terzo settore e la società in generale.

Questo è alzare lo sguardo e guardare di più al futuro della next generation.

 

Per approfondimenti: https://www.tuttoscuola.com/recovery-plan-10-miliardi-per-la-scuola-una-svolta-solo-se/

Per una prospettiva diversa: https://www.tuttoscuola.com/si-puo-salvare-lanno-scolastico/