Valutazione nella primaria/1. L’ordinanza salverà i giudizi analitici?

Nel corso della presentazione del suo libro “La scuola dei talenti”, il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara è intervenuto anche sulla querelle della nuova valutazione nella scuola primaria, affermando in modo perentorio: “Non vogliamo abolire il giudizio analitico, è una sciocchezza colossale”.

Il giudizio analitico, come si sa, è descrittivo, cioè contrario al giudizio sintetico che viene espresso con un unico termine.

Con la sua affermazione il ministro intende evidentemente smentire le prese di posizione di esponenti del mondo pedagogico che parlano di un ingiustificato e radicale cambiamento della valutazione; prese di posizione di alcuni esperti che sono intervenuti anche nel webinar organizzato il 6 marzo 2024 da Tuttoscuola, seguito e molto apprezzato da migliaia di persone (è possibile visionarlo qui).

Rispetto alle prime dichiarazioni, quando nell’annunciare il ripristino dei giudizi sintetici aveva anche ipotizzato il “gravemente insufficiente”, provocando forti critiche e perplessità, il ministro sembra ora procedere con maggiore cautela.

Valditara ha precisato, infatti, che non intende eliminare, bensì semplificare l’attuale valutazione, per renderla chiara e comprensibile soprattutto per le famiglie, aggiungendo alla valutazione analitica (che quindi resterebbe) una sorta di “pagella” con un giudizio sintetico espresso in forma di voto (che è una sintesi ordinale che può essere numerica o non numerica, come quella verso la quale ci si orienterebbe).

Sembra di capire, dunque, che i chiarimenti annunciati da Valditara saranno contenuti nella ordinanza ministeriale che verrà emanata prossimamente in attuazione della norma contenuta nel discusso emendamento al disegno di legge sulla valutazione, di imminente approvazione al Senato, prima di passare alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva (salvo modifiche e ripensamenti che costringerebbero il ddl a ritornare al Senato).

In effetti, nel corso del webinar di Tuttoscuola, la dott.ssa Carmela Palumbo, Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero, è intervenuta ripetutamente in proposito (inascoltata da parte di alcuni esperti presenti), dichiarando che sarà proprio l’ordinanza applicativa a precisare meglio la portata del cambiamento-chiarimento, e assicurando che non c’è l’intenzione di buttare a mare il lavoro fatto negli ultimi anni.

Se l’emendamento diventerà norma di legge in via definitiva, non resterà, dunque, che attendere l’ordinanza per capire se davvero – come ha affermato Valditara – il giudizio analitico attuale non sarà abolito, ma soltanto accompagnato da un chiarimento per renderlo più comprensibile. Salvo sorprese di cui parliamo nella prossima notizia…

E sarà tutto pronto per il prossimo anno scolastico?

Per approfondimenti:

Valutazione alla primaria, MIM: ‘Nessun ritorno ai voti, giudizio sintetico correlato all’acquisizione dei livelli raggiunti’
– Il voto è un capriccio adulto. Ecco perché
‘Gravemente insufficiente’. A chi?

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