Concorso infanzia e primaria/1. Non ci saranno vincitori per oltre due terzi dei posti

Iniziano oggi, 11 marzo, per concludersi domani, su un turno del mattino e uno del pomeriggio in entrambi i giorni, le prove scritte del concorso di infanzia e primaria, per i quali sono state presentate rispettivamente 49.130 domande per infanzia e 66.200 per primaria, per un totale complessivo di 115.330 domande.

Le persone che affronteranno la prova sono, tuttavia, meno delle 115.330 domande presentate: sono infatti circa 70mila, perché diversi candidati si sono avvalsi della possibilità di presentare più di una domanda, tassativamente in un’unica regione, per entrambi i settori o per diversa tipologia di posto (comune o di sostegno).

I candidati (forse sarebbe meglio parlare di candidate, perché circa il 95% sono donne) avranno 100 minuti di tempo per rispondere a 50 quesiti a risposta multipla per ottenere, con almeno 35 risposte esatte (pari a 70 su 100), il lasciapassare per l’orale. Con 16 e più risposte sbagliate si è fuori.

I contenuti della prova (conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico) potrebbero determinare una consistente selezione, rendendo ulteriormente critica la situazione finale della procedura concorsuale.

Sono 15.340 i posti per i concorsi di infanzia e primaria: 2.010 per il primo e 13.300 per il secondo. Tuttavia, per entrambi i concorsi si sa già in partenza che oltre due terzi di quei posti rimarranno scoperti per il numero insufficiente di candidati.

Più esattamente, per il concorso di scuola dell’infanzia rimarranno vacanti, senza vincitori, 583 posti di sostegno su 1.037 previsti a bando per questa tipologia; per il concorso di scuola primaria rimarranno senza vincitori 7.990 posti di sostegno su 9.348 previsti.

Complessivamente non potranno essere assegnati 8.573 posti di sostegno su 10.385, cioè l’83% dei posti di questa tipologia. Rispetto alla totalità dei 15.340 posti previsti dal bando, quel vuoto di 10.385 posti di sostegno senza vincitori equivalgono al 67,7% di tutti i posti messi a bando per infanzia e primaria, cioè oltre due terzi dei posti.

L’obiettivo finale del PNRR di 70mila posti da assegnare ad altrettanti vincitori rischia di essere parzialmente compromesso.

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