
Si chiudono le iscrizioni a scuola: quanti iscritti alla filiera tecnologico-professionale 4+2?

Scade oggi, 10 febbraio, per circa tre milioni di famiglie il termine ultimo per le iscrizioni dei propri figli alle prime classi del prossimo anno scolastico.
Il termine ultimo delle iscrizioni, già fissato al 31 gennaio, era stato prorogato di una decina di giorni, soprattutto per consentire l’iscrizione alla filiera 4+2, la riforma dell’istruzione tecnica e professionale arrivata al secondo anno di sperimentazione, che rappresenta certamente la più importante novità ordinamentale del sistema di istruzione da molti anni a questa parte.
Pochi giorni prima dell’apertura delle iscrizioni (precedentemente prevista per l’8 gennaio), il ministero aveva pubblicato l’avviso pubblico per “Attivazione di nuovi percorsi quadriennali sperimentali inerenti alla filiera formativa tecnologico-professionale per l’anno scolastico 2025/2026”.
L’avviso precisava che “La proposta di candidatura deve prevedere la progettazione di percorsi sperimentali di istruzione tecnica e/o professionale strutturati su base quadriennale e l’integrazione con almeno un percorso per il conseguimento del diploma professionale di IeFP ove esistente e affine o correlato alla filiera, e con almeno un percorso di istruzione tecnologica superiore (ITS Academy), coerente con l’area tecnologica e le figure professionali di filiera”.
Si precisava anche che “quei percorsi quadriennali sperimentali assicurano l’insegnamento di tutte le discipline previste dall’indirizzo di studi di riferimento, mediante il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa consentita dall’autonomia delle istituzioni scolastiche”, e che i corsi di studio “devono ad ogni modo assicurare agli studenti il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento e delle competenze previsti per il corrispondente profilo in uscita del quinto anno di corso”.
Alla fine circa 400 istituti hanno aderito alla sperimentazione, come annunciato dal Ministero dell’istruzione con accenti piuttosto trionfalistici.
La proposta, meritevole di attenzione anche per il respiro europeo che la connota, è arrivata probabilmente troppo a ridosso del termine di iscrizione, e non ha fruito di adeguato sostegno di comunicazione. Se si ricerca in rete “spot filiera tecnologico professionale 4+2”, oltre a diversi articoli di Tuttoscuola non viene fuori granché. A parte l’ammirevole impegno personale di alcuni uffici preposti al Ministero e alcune iniziative di qualche USR, non si è visto molto, mentre in queste settimane si è notata la grandeur comunicativa dei mega eventi di #ScuolaFutura, l’ultimo dei quali sulle nevi di Cortina, senza risparmio di mezzi e risorse.
Eppure per la sua natura innovativa avrebbe avuto bisogno anche di testimonial in grado di catturare l’attenzione di molti giovani. Bisogna arrivare agli studenti e alle loro famiglie, altrimenti una riforma così strategica resta tale solo agli occhi degli addetti ai lavori. Che per definizione non si iscrivono alle superiori…
Al primo anno delle superiori sono attesi circa 550mila iscritti, di cui circa 270 mila all’istruzione tecnica e professionale.
Tra questi ultimi, quanti, se adeguatamente informati, hanno raccolto l’invito, iscrivendosi alla filiera sperimentale? Lo si saprà tra pochi giorni. Il tam tam che arriva da qualche territorio, se confermato su scala nazionale, fa temere un risultato molto deludente in termini di numero di iscritti. Sarebbe un peccato, perché la strada verso la auspicata riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, mentre il nostro paese “sforna” ogni anno schiere di Neet, passa certamente anche da qui (segnaliamo a riguardo il nostro approfondimento “Verso una scuola superiore quadriennale/1. Prende corpo il “doppio canale”).
Per approfondimenti:
– Filiera 4+2 /1. Un’autostrada verso un lavoro qualificato che può gonfiare le vele dell’economia
– Riforma 4+2: rettifica del MIM. L’elenco aggiornato delle scuole autorizzate
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