Che succede al Portale dati del MIM?

Gli osservatori più attenti si saranno resi conto che negli ultimi mesi il Portale unico dei dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che da anni fornisce un ottimo servizio su molti indicatori (non tutti quelli che si vorrebbero esplorare, ma insomma un bel numero, che peraltro sono raccolti interrogando molto frequentemente le istituzioni scolastiche), ha smesso di fornire dati aggiornati.

Le ultime notizie risalgono all’autunno scorso. Preceduto da una precisazione ministeriale sul numero dei docenti supplenti dell’anno scolastico 2023-24 in base all’orario di cattedra, completo o parziale, l’8 ottobre 2024 si è tenuto un incontro tra sindacati della scuola e ministro Valditara sulla situazione di avvio dell’anno scolastico.

Proprio sul numero dei docenti precari, il ministro, dopo avere fornito i primi dati provvisori per l’anno scolastico in corso, precisava che nel 2022-23 i docenti supplenti (con orario di cattedra pieno) erano stati 160.562. Considerato che per quell’anno nel Portale dati del MIM il numero complessivo era stato di 234.576, si può calcolare che, per differenza, il numero di supplenti con orario di cattedra ridotto era stato esattamente di 74.014 unità.

Il ministro forniva anche il numero dei supplenti dell’anno 2023-24: 160.564 (con orario pieno).

Tutto chiaro, tutto trasparente (riguardo ai selezionati numeri che il Ministero ha deciso di comunicare) e motivato. Bene.

Da quel comunicato sono trascorsi oltre quattro mesi, ma sul Portale dati del MIM non è stato pubblicato nulla di relativo all’anno scolastico 2023-24 per esplicitare nel dettaglio quel numero di 160.564 supplenti a cattedra piena (e di quelli a orario ridotto). Il Portale è muto.

Eppure, quel numero, esatto all’unità, non poteva che essere il risultato complessivo finale della somma di tutti i report (circa 6mila) relativi ai diversi ordini di scuola (infanzia, primaria, secondaria di I e II grado), rilevati in ogni provincia, senza i quali quel numero non sarebbe stato precisato con tanta esattezza.

Pertanto, i dati relativi al numero completo e dettagliato dei supplenti è evidente che ci sono, anche se non resi pubblici. Ma non sono stati pubblicati nemmeno i dati sugli alunni delle scuole statali e paritarie che, come gli altri dati, vengono pubblicati ogni anno dal 2015-16 nei primissimi mesi successivi al termine dell’anno scolastico.

E i dati dell’edilizia scolastica che ogni anno gli enti locali forniscono al ministero? Neanche.

Per quale motivo? A cosa è dovuta questa omissione? Attenzione: non sono dati “di proprietà” di chi guida il Ministero, né dell’Amministrazione. Sono dati di tutti, che ciascun cittadino ha diritto di conoscere. Ci sono obblighi di trasparenza. Speriamo che a Viale Trastevere se ne rendano conto, prima che la questione monti.

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