Regionalismo differenziato: manifesto unitario contro le proposte. Le incognite di adesione
Regionalismo differenziato/6
Il mondo della scuola statale italiana si schiera contro le proposte di regionalizzazione dell’istruzione, chiedendo di sottoscrivere un manifesto unitario contro, utilizzando questo indirizzo di posta elettronica: restiamouniti1@gmail.com.
L’iniziativa unitaria è stata assunta, per il mondo sindacale, da Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, Gilda Unams, SNALS Confsal, Cobas, Unicobas Scuola e Università, e per le associazioni, da Associazione Nazionale Scuola per la Repubblica, AIMC, CIDI, MCE, UCIIM, IRASE, IRSEF IRFED, Proteo Fare Sapere, Associazione Docenti Art. 33, CESP, Associazione Unicorno-L’altra Scuola, Link, Lip scuola, Manifesto dei 500.
Anche il mondo studentesco aderisce all’iniziativa con la Rete degli studenti medi, Rete della conoscenza, Unione degli Studenti, Uds, Udu.
Non ha aderito all’iniziativa unitaria l’Anief che pure ha espresso netta contrarietà alle proposte autonomistiche, in quanto ritenute contrarie agli interessi della scuola meridionale. Non sono nemmeno compresi, per il momento, tra i promotori del manifesto sindacati e associazioni dei dirigenti scolastici.
L’iniziativa prospetta uno scontro sociale e politico di notevole rilevanza, soprattutto se riferito ai possibili destinatari delle tre regioni interessate.
Si tratta, per certi aspetti, di una specie di referendum rovesciato contro le proposte autonomistiche che potrebbe mettere in discussione le iniziative referendarie che a suo tempo sono servite di base per promuovere le proposte di Lombardia e Veneto.
Se, come ci auguriamo, vi sarà massima trasparenza nell’adesione al manifesto, sarà indubbiamente interessante verificare quanta parte del personale scolastico delle altre regioni e delle regioni coinvolte aderirà al manifesto, considerato l’interesse che questi ultimi potrebbero avere, almeno in termini stipendiali, per l’eventuale passaggio dallo Stato alle Regioni.
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