Valutazione nella primaria, Frassinetti (FdI): ‘Studenti hanno diritto a riscontro chiaro’

Torniamo a parlare di valutazione. Lo scorso 16 novembre in una sala della Camera si è svolto un convegno, intitolato “La scuola del merito. I voti preparano al futuro”, promosso da Fratelli d’Italia. Oggetto dell’incontro il ritorno al voto numerico alla scuola primaria, preannunciato nei giorni scorsi dalla sottosegretaria all’Istruzione, Paola Frassinetti, anche in un’intervista rilasciata all’ANSA. A suo parere il giudizio, introdotto nella scorsa legislatura in sostituzione del voto, “ha creato solo confusione nelle famiglie, complicando il lavoro dei docenti”.

Un’opinione diametralmente opposta a quella di non pochi insegnanti e di pedagogisti come Cristiano Corsini, docente a Roma Tre, (il cui ultimo saggio reca nel titolo “Contro la tirannia del merito”) che invece ne sostengono l’estensione a tutti i livelli di scuola in quanto strumento educativamente più efficace, e che hanno fortemente criticato la decisione dei professori del liceo scientifico Morgagni di Roma di porre termine alla sperimentazione dei giudizi al posto dei voti attuata da anni con successo nella sezione G dell’Istituto. Sul tema della valutazione educativa è disponibile il corso Valutazione educativa: perché e come fare.

Ma Frassinetti ha ribadito nel convegno la sua proposta di tornare alla valutazione numerica anche nella primaria, sia pure, ha detto, “accompagnata da un giudizio articolato e rinnovato”. Forse una soluzione di compromesso, data la reazione negativa di molti docenti. Questo il ragionamento della sottosegretaria: “Le tante occasioni di confronto che ho avuto in questo primo anno con famiglie, docenti e dirigenti scolastici mi spingono ad affermare che l’indeterminatezza e la vaghezza delle valutazioni odierne non solo non sono apprezzate, ma soprattutto non sono pienamente comprensibili. Gli studenti hanno diritto, come risposta al proprio impegno ed agli sforzi compiuti, di avere fin dalle scuole primarie un riscontro il più possibile chiaro ed oggettivo dei loro apprendimenti. Un approccio equo ed efficace nella valutazione è essenziale anche per far emergere il merito e i talenti, e per facilitare l’individuazione delle difficoltà e aiutare a superarle”.

Frassinetti ha anche dichiarato, concludendo la riunione, che “una valutazione chiara ed oggettiva non deve ingenerare ansia o frustrazione, ma al contrario ha una funzione educativa e formativa. Inoltre, la valutazione numerica “è nella nostra tradizione e nella nostra storia, e semplifica molto il rapporto e la comunicazione con i genitori”. Ma neanche lei deve essere del tutto convinta, altrimenti non avrebbe accennato all’ipotesi di affiancare al voto un “giudizio articolato e rinnovato”. Si tratta di capire meglio il contenuto di questa ipotesi.

Per approfondimenti:

https://www.tuttoscuola.com/voto-valutazione-webinar/
https://www.tuttoscuola.com/voto-equivoci-e-illusioni/ (articolo di C. Corsini)
– Valutazione nella primaria: una storia senza fine piena di stop and go
Valutazione educativa: perché e come fare

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