Sciopero Cobas anti test Invalsi: aderisce l’1,84%

590 mila studenti della prima media hanno svolto ieri le prove Invalsi: i ragazzi hanno dovuto rispondere a 46 domande di italiano e 30 domande di matematica, avendo a disposizione complessivamente due ore e mezza.

I test sono stati dati in cinque versioni diverse distribuite in modo che evitare le copiature e i suggerimenti.  Altri 30 minuti sono stati dedicati al questionario. Sulla base delle informazioni ricevute, relative però alle sole classi campione, l’Invalsi stima che le prove non siano state effettuate in circa l’1,84% delle classi.    

I Cobas si dichiarano comunque soddisfatti. ”Malgrado la presenza dei quiz all’esame di Terza Media e il ripetersi, dopo quelli alle Elementari, di pesanti interventi di molti presidi con illegali sostituzioni del personale in sciopero e ‘riorganizzazioni’ del servizio (verso le quali procederemo per via legale, trattandosi di azione antisciopero)”, dichiara Piero Bernocchi, leader dei Cobas, “e nonostante alle Medie i docenti in sciopero non abbiano i contributi degli studenti come alle Superiori o dei genitori come alle Elementari, altre migliaia di classi dopo quelle Elementari non si sono prestate ai distruttivi indovinelli Invalsi”.

Per domani 16 maggio (giorno dei test nelle classi seconde delle superiori) i Cobas puntano sull’apporto degli studenti, e ribadiscono  la richiesta  di eliminare dall’esame di Terza Media la prova nazionale messa a punto dall’Istituto di valutazione, nonché quella di rendere non obbligatorie le prove a tutti i livelli, “restituendo ai Collegi docenti la piena decisionalità in merito a una loro eventuale effettuazione”.