Invalsi: piove sul bagnato. Con eccezioni

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È un rapporto in chiaroscuro quello che l’Invalsi ha presentato al Miur lo scorso 6 luglio, con il consueto corredo di grafici e tabelle. Lo studio ha avuto per oggetto l’analisi delle prove di italiano e matematica svolte nello scorso mese di maggio da 2 milioni e 230.000 alunni delle classi seconde e quinte di scuola primaria, terze della secondaria di primo grado (prova collocata, per l’ultima volta, all’interno dell’esame di licenza) e seconde della secondaria di secondo grado. L’elaborazione è stata condotta come sempre in questa fase sulle classi campione, statisticamente rappresentative del sistema nazionale di istruzione.

Resta confermato il divario tra Nord e Sud nell’apprendimento di matematica e italiano, con poche novità rispetto al passato. Tra le regioni con le migliori performance si confermano Friuli, Veneto, Lombardia e Provincia di Trento. Preoccupante appare il fatto che nella lista delle peggiori compaiano invece la Sardegna e tre delle quattro regioni – Puglia, Sicilia e Calabria – che insieme alla Campania rientrano nel programma europeo ‘Obiettivo Convergenza’.

Il quadro è negativo, anche se rispetto agli anni precedenti migliorano i risultati degli alunni della primaria in Molise e Basilicata e si riduce un po’ nel Mezzogiorno la differenza di punteggio nelle prove tra le classi dello stesso istituto, quella variabilità degli esiti tra le classi che è considerata a livello internazionale – insieme alla diminuzione della variabilità all’interno delle classi – come uno degli indicatori più importanti del grado di equità di un sistema educativo.

Tra i segnali positivi il Rapporto indica il calo del teacher cheating, l’aiuto dato dai professori agli studenti, e l’elevata partecipazione delle scuole e degli alunni alle prove, giunta ai livelli massimi dall’introduzione delle rilevazioni Invalsi, con forti recuperi soprattutto al Sud. Fenomeni che lasciano pensare a una ormai definitiva accettazione e istituzionalizzazione delle prove, sulla quale ha a nostro avviso positivamente influito la maggiore correlazione tra il tipo di test somministrati e le verifiche che gli insegnanti compiono nella loro attività didattica ordinaria.

Alla tematica della valutazione di sistema e degli apprendimenti Tuttoscuola ha dedicato un modulo formativo online intitolato “Come cambia la valutazione: esame di terza media, Maturità e prova Invalsi” articolato in tre webinar a fruizione gratuita, che è possibile rivedere in ogni momento:

Come cambiano le prove INVALSI. Per rivedere il webinar clicca qui

Come cambia la Maturità. Il nuovo esame di Stato. Per rivedere il webinar clicca qui

Come cambia l’esame di Licenza media. Per rivedere il webinar clicca qui

Ricordiamo inoltre che è possibile ricevere l’attestato di partecipazione, le slide relative ai webinar e altri materiali acquistando i nostri pacchetti PREMIUM (http://www.tuttoscuola.com/prodotto/webinar-tuttoscuola-modulo-3-cambia-la-valutazione-esami-terza-media-maturita-prova-invalsi/ ).