Educare alle Relazioni/1. Che fine ha fatto il progetto per contrastare la violenza sulle donne?

Un progetto che non prende avvio dai recenti fatti di cronaca, ma che è partito da una mia forte volontà di dire ‘basta’ ai residui di cultura maschilista e machista che inquinano il nostro Paese”. Così, il 22 novembre di un anno fa, il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, annunciava il progetto “Educare alle relazioni”. La partenza sperimentale e su base volontaria delle scuole sarebbe dovuta avvenire l’anno scorso, con moduli da 30 ore per le secondarie di II grado in orario extracurricolare. L’idea era quella di creare nelle scuole gruppi di discussione tra ragazzi ed esperti per far emergere i problemi e superarli. Particolare importanza avrebbe dovuto avere l’aspetto della prevenzione e della promozione di atteggiamenti basati sul rispetto e sulle pari opportunità. Venivano stanziati per il progetto 15 milioni di euro dei fondi POC e PN “Scuole e competenze”, con docenti nel ruolo di moderatori dopo essere stati formati dall’Indire, e il supporto di organismi scientifici e professionali.

Non si ha notizia di iniziative strutturate e organiche attivate nel corso dell’ultimo anno nell’ambito di questo progetto. Nessun docente risulta essere stato formato e quindi nessuno studente specificamente sensibilizzato al tema nell’ambito di questa iniziativa.

L’anno scorso avevamo avanzato alcuni interrogativi in attesa del progetto, e oggi, a un anno dall’annuncio, cerchiamo di capire cos’è successo e dove e perché si è bloccato.

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