Tra i tanti dibattiti che in questi giorni accendono il confronto-scontro tra politici, esperti e personale scolastico c’è anche quello delle mascherine che i ragazzi dai 6 anni (o forse dai 12 anni) in su dovrebbero indossare in aula – come da parere del CTS del 10 agosto, ripreso dalla nota del MI del 13 agosto – quando manca il distanziamento di almeno un metro da bocca a bocca (e forse anche quando si muovono tra i banchi avvicinandosi ai compagni).

Non saremo certamente noi a dare credito a tesi pseudoscientifiche sulla difesa o assenza di protezione dal Covid-19 che le mascherine dovrebbero o potrebbero assicurare a scuola: la mascherina è uno strumento necessario di difesa personale. Punto.

Ma nella scuola il problema è un altro e riguarda soprattutto, per il momento, le classi orfane del banco monoposto o di altre soluzioni, nelle quali il non distanziamento impone la difesa personale della mascherina.

Per quanto tempo un ragazzo o un bambino può riuscire a indossare la mascherina durante la lezione o altra attività didattica? La risposta non può venire in astratto, secondo valutazioni soggettive.

Provi un adulto a tenere ininterrottamente per ore la mascherina e potrà darvi risposta non ‘ideologica’.

Ne sanno qualcosa, ad esempio, i fedeli che assistono ben distanziati alla Messa, indossando per circa un’ora la mascherina e che, dopo il saluto di commiato, escono velocemente e si liberano in fretta dell’impiccio.

Se un adulto fatica per un’ora, potrà un bambino resistere per 4-5 ore?

Evidentemente no, soprattutto se porta gli occhiali con le lenti che tendono ad appannarsi a mascherina indossata.

A nostro parere, la mascherina a scuola dovrebbe avere un utilizzo ridotto, solo consentito nell’emergenza e nella mobilità; si dovranno prevedere momenti di ‘riposo’ e impiego saltuario per abituare gradualmente gli alunni a convivervi. Come fare se non ci sono spazi per garantire il distanziamento? Devono scattare quelle soluzioni flessibili di cui parliamo in altre notizie.