Sentenza GAE diplomati magistrali: tra i perdenti anche scuole e sindacati?

La sentenza del Consiglio di Stato che mette una pietra tombale sulla rivendicazione di decine di migliaia di vecchi diplomati magistrali sembra destinata a lasciare molte vittime sul campo.

Non ci riferiamo ai tanti che c’hanno provato, attirati forse dalla promessa di successo garantito dal solo possesso del diploma magistrale conseguito a tutto il 2001-02. Si tratta di persone che, in molti casi, stanno svolgendo un altro lavoro o sono semplici casalinghe, senza aver mai messo piede nella scuola, nemmeno come supplenti. Non perdono niente, solo la speranza di avere un posto facile senza faticare.

Chi invece nella scuola ci sta già a tutti gli effetti (a tempo indeterminato o determinato) potrebbe essere colpito quasi mortalmente dalla sentenza. Virtualmente potrebbero infatti essere revocate nomine in ruolo intervenute proprio per effetto dell’inclusione con riserva in GAE derivante dal solo titolo del diploma; analogamente potrebbe avvenire anche per supplenti annuali nominati in forza della loro collocazione in I seconda fascia (riservata proprio agli iscritti in GAE) che dovrebbero retrocedere in II fascia tra gli abilitati.

Oltre a queste persone (quantificabili in alcune migliaia) che potrebbero perdere il posto a favore di altri aventi titolo, ci sono altre due categorie di perdenti: le scuole e alcuni sindacati.

Le scuole, che a gennaio potrebbero trovarsi con nuovi insegnanti chiamati a sostituire gli ex-GAE declassati dalla sentenza, subirebbero effetti di destabilizzazione per l’interruzione di continuità didattica intervenuta quasi a metà dell’anno scolastico.

Anche quei sindacati che, più di altri, ci “hanno messo la faccia” per sostenere la causa perdente dei diplomati GAE avranno certamente un appannamento di immagine di fronte alla categoria proprio in vista del rinnovo delle RSU.

Comunque potranno consolarsi con il cospicuo incasso delle migliaia di cause patrocinate.