Scuola e Costituzione: la lezione di Sergio Mattarella

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Sorprende sentir dire, ancora oggi da qualche parte, che il fascismo ebbe alcuni meriti ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con determinazione”. Le parole pronunciate dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione annuale del ‘Giorno della Memoria’, svoltasi lo scorso 27 gennaio, sono tra le più ferme e severe mai pronunciate in Italia da quando la ricorrenza internazionale è stata deliberata dall’ONU nel 2005.

Le leggi razziali e l’entrata in guerra, ha spiegato il Presidente, non furono “deviazioni o episodi”, ma “diretta e inevitabile conseguenza” del fascismo perché “volontà di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, supremazia razziale, intervento in guerra contro uno schieramento che sembrava prossimo alla sconfitta furono diverse facce dello stesso prisma”.

Per questo, ha sottolineato Mattarella, “La Repubblica italiana, nata dalla Resistenza, si è definita e sviluppata in totale contrapposizione al fascismo. La nostra Costituzione ne rappresenta, per i valori che proclama e per gli ordinamenti che disegna, l’antitesi più netta”. Il riferimento è, in particolare, all’art. 3, che afferma che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Il riferimento all’art. 3 è stato subito ripreso dalla ministra Valeria Fedeli, che ha sottolineato il compito della scuola di educare i giovani “alla cittadinanza attiva, al rispetto di ogni persona e dei suoi diritti, all’accoglienza e all’inclusione della diversità”. Solo “la conoscenza, la cultura e l’educazione che superano paure e timori, combattono discriminazioni, sopraffazione e violenza”, sono i vaccini in grado di contrastare “quella furia dissennata che ha permesso a degli esseri umani di costruire una fabbrica della morte per altri esseri umani” e di eliminare le radici dell’odio.

L’impegno è a innestare nel processo educativo lo spirito della Costituzione. In che modo? Il dibattito sul tema è antico, e ancora aperto, come vediamo nella notizia successiva.