Dall’open al recruitment day passando per i saloni dell’orientamento: gli appuntamenti sono virtuali

Di Concetta Fonzo*

L’inedito scenario determinato dalla crisi sanitaria ha visto un forte investimento nelle attività online che supportano l’orientamento in entrata – pensiamo agli open day o “scuole aperte” virtuali -, ma ha avviato anche un rilevante impegno nelle azioni volte a sostenere l’orientamento in uscita, verso un mercato del lavoro sempre più globale e incerto. Negli ultimi mesi sono stati tanti gli appuntamenti in rete che, oltre al career day proposto in “edizione digitale”, hanno incluso eventi di recruitment in modalità virtuale, dove le aziende hanno avuto la possibilità di farsi conoscere dai giovani, mentre i giovani hanno avuto modo di entrare in contatto con diverse realtà lavorative.

Anche i Saloni e le Fiere rivolte ai settori dell’istruzione, della formazione, dell’orientamento e del lavoro sono stati convertiti in eventi completamente virtuali. Rispetto a molti appuntamenti nazionali, organizzati negli anni passati in presenza, si è registrato e intrapreso un vero e proprio percorso di innovazione e digitalizzazione. A cambiare format sono stati eventi come JOB&Orienta, il Salone Orientamenti e OrientaSud che sono un riferimento per la scuola, l’università, l’orientamento e il lavoro. Per queste grandi manifestazioni, che un tempo facevano leva sulla possibilità di realizzare, presso poli e aree fieristiche, delle kermesse con la consueta formula “in presenza”, che costituiva il loro punto di forza, si è trattato di reinventare e sperimentare un’edizione diversa e nuova.     

Nel caso delle fiere di settore, oltre ad una rassegna delle offerte formative e di lavoro disponibili al momento, molto interessanti sono anche i percorsi di formazione e orientamento, proposti per rafforzare le competenze di occupabilità dei ragazzi e delle ragazze che stanno concludendo oppure hanno già concluso gli studi.

All’interno di un fitto calendario di appuntamenti virtuali, offerti spesso in streaming, tra le principali attività proposte dai Saloni virtuali, durante il periodo pandemico, rientrano anche: convegni, conferenze, dibattiti e seminari, che hanno coinvolto autorevoli esponenti del mondo educativo e formativo, dell’economia, del lavoro, dell’imprenditoria e della politica. Inoltre, sono state create aree informative e mappe interattive che hanno guidato nell’esplorazione delle risorse fruibili in rete durante la manifestazione, ovviamente non sono nemmeno mancati laboratori, workshop, spettacoli e momenti di animazione per coinvolgere attivamente i visitatori virtuali. Molti dei materiali digitali elaborati in occasione delle manifestazioni sono tuttora consultabili sulle piattaforme degli eventi e sui social network.

I principali destinatari dei vasti programmi che sono stati offerti in occasione dei saloni e delle giornate di orientamento sono i giovani e le famiglie, ma anche gli addetti ai lavori.

In ogni caso, che si tratti di appuntamento dal vivo durante il career day della propria scuola, università o altro, oppure di un incontro mediato dal digitale all’interno di un salone, oppure di un recruitment day virtuale, non bisogna assolutamente sottovalutare l’opportunità che viene offerta, per cui occorre sempre prepararsi, non trascurare nessun aspetto, e risulta utile ricordare di verificare il programma della giornata, registrarsi e prenotarsi se possibile, selezionare gli appuntamenti che più interessano e preparare domande pertinenti sugli argomenti che si vogliono approfondire.

*Laureata sia in Economia che in Sociologia, si è specializzata in Gestione delle politiche, dei servizi sociali e della mediazione interculturale. Lavora presso l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) dove in passato ha seguito progetti volti a sostenere e diffondere politiche e pratiche legate all’orientamento permanente mentre ora contribuisce allo sviluppo e alla disseminazione di iniziative e progetti europei e nazionali nei settori dell’istruzione e della formazione professionale, della mobilità transnazionale per l’apprendimento, dell’inclusione sociale di giovani e adulti. Tra i suoi ambiti di studio e ricerca rientrano: i sistemi educativi e formativi europei, l’uso delle nuove tecnologie per la didattica e l’orientamento, gli strumenti per l’assicurazione della qualità nell’istruzione e nella formazione professionale, i dispositivi per la messa in trasparenza e il riconoscimento delle competenze ai fini della mobilità internazionale.   

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