Orientamento: come un docente può aiutare i ragazzi a fare la scelta giusta. Gli effetti della ‘persuasione’

Terza parte
di Roberta Poli*

Nell’ottica di potenziare la capacità degli allievi di affrontare in maniera adeguata la delicata fase di orientamento per il proseguimento degli studi, è opportuno soffermarci su alcune criticità che richiedono un intervento attento del docente. Importante la persuasione per potenziare il senso di autoefficacia personale dell’alunno. A volte, nella relazione docente-discente, questo importante strumento può agire paradossalmente in senso opposto, limitando le potenzialità del ragazzo e minando le sue convinzioni di autoefficacia.

Partendo da pregiudizi o aspettative, attraverso un meccanismo di dissonanza cognitiva, il docente può autoconvincersi delle limitate capacità di un allievo e comportarsi nei suoi confronti in modo da rinforzare, se non provocare, comportamenti che confermano questa sua convinzione. L’effetto Pigmalione, può agire in maniera molto efficace, purtroppo, convincendo il ragazzo delle sue scarse doti al punto da inibire il suo spirito di iniziativa e le credenze di autoefficacia con effetti devastanti, nel tempo, sul livello di prestazione.

Rispetto all’orientamento, l’effetto a lungo termine dei meccanismi di persuasione sopracitati, può indurre il ragazzo a sottovalutare le proprie aspirazioni e i propri talenti, precludendosi delle scelte che sarebbero state ottimali per sviluppare al meglio le sue potenzialità.

Questa teoria è molto importante nello sviluppo della speranza di poter raggiungere determinati obiettivi e può essere utile rispetto alla scelta del percorso formativo futuro. Elementi di partenza sono: la capacità di autodeterminazione di un individuo e lo stile esplicativo (il modo in cui si spiega a sé stessi perché accadono gli eventi).

Alla base dell’impotenza appresa c’è la mancanza di ottimismo e di fiducia nelle proprie possibilità di cambiare la situazione. Di fronte ad allievi che mostrano questa caratteristica può essere utile, da parte del docente, offrire esperienze correttive che possano modificare la percezione soggettiva di impotenza. Soprattutto in previsione delle difficoltà legate alla transizione verso altri gradi di istruzione e la fragilità conseguente all’uscita dalla “zona di confort” che caratterizza la scuola secondaria di I grado, sarebbe importante supportare l’allievo incentivando l’ottimismo e la fiducia nelle sue capacità di affrontare cambiamenti e situazioni potenzialmente stressanti.                                     

Il modo in cui la persona sente di poter controllare le situazioni, influenza il suo destino; nell’impotenza appresa il soggetto sente di non avere speranza e, paradossalmente, finirà con l’agire in modo da confermare questa sua aspettativa sentendosi incapace di reagire di fronte ad una determinata situazione.

*Psicologo scolastico e docente presso l’I.I.S. “Piaget-Diaz” di Roma. Presidente di un’Associazione del privato sociale, ha collaborato con l’Università “Sapienza” di Roma a ricerche e interventi sulle prevaricazioni tra pari e sulla prevenzione della dispersione scolastica. Ha condotto corsi di formazione per docenti, genitori e interventi nei gruppi classe, con particolare riferimento al potenziamento delle life skills. Autrice di numerosi articoli per riviste on line, ha collaborato a diverse pubblicazioni su adolescenza e disagio. In ambito scolastico si occupa di PCTO e imprenditorialità; esperta di Educazione degli Adulti, si è occupata di orientamento nell’ambito dell’Istruzione Professionale. Progettista e Project Manager, ha coordinato diversi interventi educativi in ambito scolastico. Attualmente collabora al Progetto nazionale “Fattore J, Empatia, Rispetto e inclusione” (Fondazione Mondo Digitale) e supervisiona la realizzazione di un’App sul cyberbullismo (Fondazione “Con i Bambini”, Progetto Nazionale “No-Neet”, Comunità di Capodarco).                                                               

Leggi gli altri articoli dello Speciale Orientamento di Tuttoscuola:

Come aiutare i ragazzi a fare la scelta giusta (Prima parte)
Come aiutare i ragazzi a fare la scelta giusta (Seconda parte)