Orientamento: come un docente può aiutare i ragazzi a fare la scelta giusta

di Roberta Poli*

Orientare efficacemente significa dare agli allievi il sostegno necessario per fare la scelta più adatta alle loro potenzialità e alle loro personali aspirazioni. In particolare, nel passaggio dalla Scuola Secondaria di primo a quella di secondo grado, i ragazzi hanno bisogno di essere sostenuti dal docente nell’esplorazione delle opportunità formative esistenti, per trovare la scuola che considerano più adatta per loro.

Di grande aiuto in questa fase di transizione, può essere il rinforzo da parte del docente, del senso di autoefficacia personale degli alunni, che possa supportarli nelle capacità autoregolative, potenziando la loro capacità di autodeterminazione. Esistono quattro fonti principali da cui possono avere origine le convinzioni delle persone riguardo alla loro efficacia (Bandura, 1995):

Il talento e l’efficacia dell’insegnante che si mostra capace di perseguire i propri obiettivi, costituisce una potente fonte di ispirazione e di imitazione per gli alunni che interiorizzano il modello proposto.

Un docente che permetta al ragazzo di sperimentare situazioni di “padroneggiamento adeguato”, (https://www.orientamento.it/albert-bandura-e-lautoefficacia/) rinforza il senso di autoefficacia personale di ciascun allievo, potenziando parallelamente l’efficacia collettiva del gruppo classe.

Credere in un allievo, nelle sue potenzialità e nella sua capacità di fronteggiare in maniera resiliente le situazioni di maggiore criticità, determinano in lui un rinforzo del senso di autoefficacia personale e incrementano la fiducia nelle sue capacità di perseguire gli obiettivi proposti.

“Gli adolescenti hanno bisogno di impegnarsi nel perseguimento di obiettivi che diano loro uno scopo e un senso di realizzazione. Immaginare un futuro desiderato li aiuta a organizzare la propria vita, dà un senso alle loro attività, li motiva e li rende capaci di tollerare le difficoltà di percorso”. (Bandura, 2005).

Per fare la scelta più adeguata di fronte alla scuola superiore, un ragazzo ha bisogno di sentirsi in grado di agire efficacemente in tal senso, permettendosi di rivelare e cercare di realizzare i suoi sogni e le sue aspettative per il futuro.

*Psicologo scolastico e docente presso l’I.I.S. “Piaget-Diaz” di Roma. Presidente di un’Associazione del privato sociale, ha collaborato con l’Università “Sapienza” di Roma a ricerche e interventi sulle prevaricazioni tra pari e sulla prevenzione della dispersione scolastica. Ha condotto corsi di formazione per docenti, genitori e interventi nei gruppi classe, con particolare riferimento al potenziamento delle life skills. Autrice di numerosi articoli per riviste on line, ha collaborato a diverse pubblicazioni su adolescenza e disagio. In ambito scolastico si occupa di PCTO e imprenditorialità; esperta di Educazione degli Adulti, si è occupata di orientamento nell’ambito dell’Istruzione Professionale. Progettista e Project Manager, ha coordinato diversi interventi educativi in ambito scolastico. Attualmente collabora al Progetto nazionale “Fattore J, Empatia, Rispetto e inclusione” (Fondazione Mondo Digitale) e supervisiona la realizzazione di un’App sul cyberbullismo (Fondazione “Con i Bambini”, Progetto Nazionale “No-Neet”, Comunità di Capodarco).                                                                        

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