Concorso DS, DiSAL: buona notizia, ma tanti problemi da risolvere
Un comunicato della Direzionale nazionale dell’associazione di dirigenti di scuola statali e paritarie DiSAL muove una serie di osservazioni critiche al D.M. 138/2017, il nuovo Regolamento per il concorso. L’unica buona notizia è che il Regolamento stesso sia stato finalmente emanato, ma il modello adottato, sostiene l’Associazione, “lascia fortemente perplessi” perché torna al “centralismo statale che viene restaurato dopo l’infelice esperienza causata dalla gestione regionale del 2011”.
Si sarebbe dovuti andare in direzione opposta, quella del “decentramento e della autonomia di gestione delle fasi del concorso, come accade per analoghe procedure di assunzione negli Enti Locali, nella sanità, nelle università, nelle Camere di commercio”. E invece si va verso una procedura centralizzata, a partire “dalla prova preselettiva, costituita da una batteria di 100 quiz: una modalità assolutamente inadeguata all’accertamento di quelle attitudini umane e relazionali indispensabili per la figura professionale di dirigente scolastico che si va a selezionare”.
Ciò premesso in linea di principio, prosegue DiSAL, esistono comunque nel Regolamento punti problematici che potrebbero almeno essere chiariti e corretti dal Bando concorsuale, che dovrebbe valorizzare “le esperienze relazionali-comunicative, le competenze pregresse e le motivazioni dei candidati”. Tra i suggerimenti formulati – ferma restando la riserva-rifiuto dei 100 quiz – vengono indicati l’eliminazione della ulteriore prova scritta alla fine del tirocinio; l’aumento del numero dei posti messi a concorso, perché i 2.400 previsti non copriranno le dirigenze che si renderanno vacanti a settembre 2019; la modifica della tabella di valutazione dei titoli in modo da “valorizzare adeguatamente l’esperienza acquista per tutti gli anni di servizio dai candidati nella collaborazione alla dirigenza”; una “adeguata soluzione” per la direzione delle scuole sottodimensionate, specie se ubicate in territori disagiati.
Alcune di queste richieste sono onerose, e hanno in pratica poche possibilità di essere accolte, mentre altre, come la modifica della tabella dei titoli in modo da premiare le esperienze relazionali-comunicative e le competenze pregresse, soprattutto quelle di collaborazione con i dirigenti, potrebbero essere recepite.
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