Cobas: 25% sciopera anti test Invalsi

Un lungo e dettagliato comunicato dei Cobas afferma che lo sciopero di oggi contro le prove Invalsi previste nelle scuole superiori avrebbe ricevuto l’adesione del 25% dei docenti, e “consolida la protesta effettuata già alle Medie (15% di adesioni) e nella Primaria (20% di adesioni)”.

Come si vede, le percentuali sono molto diverse da quelle fornite dal Ministero dell’Istruzione, che secondo i Cobas sono “inattendibili, perché il sistema usato dal MIUR opera automaticamente il calcolo percentuale sul totale del personale della scuola italiana. Ad esempio, quando ha scioperato la scuola Primaria, la percentuale fornita dal MIUR non è stata calcolata sui duecentomila docenti ed ATA operanti nella scuola Primaria, bensì su tutti i 900000 docenti ed ATA operanti nell’intero sistema pubblico dell’istruzione.”

Il comunicato condanna “la superficialità ed il nozionismo di origine anglo-sassone, l’inadeguatezza dei test ai programmi ed alla metodologia italiana, l’unificazione dei risultati con quelli delle scuole private (che, da sole, ci fanno perdere venti posti nelle comparazioni con l’estero)”.

Nel mirino dei Cobas è anche la scheda alunni che “non è altro che la riedizione sotto mentite spoglie del tristemente famoso portfolio di morattiana memoria (insieme al tutor, a suo tempo già rispedito al mittente dai Collegi dei Docenti), preteso dalla parte più retriva del padronato italiano. Un documento che doveva seguire l’individuo per tutta la vita, segnalandone ovviamente le eventuali, ‘pericolose’ propensioni critiche. Oggi siamo alle valutazioni a quiz in stile televisivo che registrano prevalentemente attitudini meramente esecutive e monoprofessionalistiche”.

Molta ideologia, come si vede, ma la questione delle percentuali di adesione allo sciopero merita un chiarimento da parte del Miur.