Leadership emotiva, situazioni di conflitto in classe e possibili soluzioni

Di Samuela Camelliti (Genio Net)

In questo articolo ci siamo soffermati su come la Leadership Emotiva presenti notevoli vantaggi per il docente e, di conseguenza, per la classe. Abbiamo, inoltre, osservato come tale soft skill, in ambito educativo, non si basi su autorità o potere, ma piuttosto sulla capacità di connettersi emotivamente con gli studenti. A tal proposito, approfondiamo ora alcune situazioni di conflitto comuni in classe, offrendo per ciascuna soluzioni basate sulla leadership emotiva, con esempi pratici e suggerimenti su come gestirle efficacemente.

I tre pilastri della leadership emotiva – consapevolezza di sé, gestione delle emozioni ed empatia – sono la chiave anche nel contesto citato. Richiamiamoli velocemente.

1. Consapevolezza di sé
La consapevolezza di sé implica una profonda comprensione delle nostre emozioni, punti di forza, debolezze e il modo in cui esse influenzano gli altri. Per noi insegnanti, essere consapevoli di sé significa riconoscere come il nostro stato d’animo e comportamento influenzano la classe.

2. Gestione delle Emozioni
Essere capaci di gestire le proprie emozioni è essenziale per creare un ambiente di apprendimento positivo e stabile. Ciò significa saper calmare le proprie reazioni emotive in situazioni stressanti o provocatorie.

3. Empatia
L’empatia è la capacità di comprendere e condividere i sentimenti altrui. Nell’insegnamento, l’empatia ci permette di connetterci con gli studenti e di supportarli efficacemente. Applichiamoli ora alle 3 tipologie di conflitti più comuni a scuola:

– alunno e alunno;
– alunno e docente;
– classe e docente.

Una procedura per evitare che un conflitto tra studenti degeneri fino a diventare una rissa, influenzando negativamente l’intera classe, può essere la seguente:

1. interveniamo prontamente;
2. ascoltiamo tutte le parti coinvolte senza pregiudizi;
3. guidiamo gli studenti verso una risoluzione che rispetti le esigenze di tutti.

Esercizi:
1. Debate: se proprio gli studenti vogliono discutere, che lo facciano come si deve (anche a questo tema dedicheremo un articolo)!
2. Giochi di Ruolo: risolviamo i conflitti attraverso giochi di ruolo;
3. Regole di Classe: sviluppiamo con gli studenti un insieme di regole di classe per la gestione dei conflitti.

Nonostante abbiamo a che fare con alunni di fasce d’età differenti, le regole “devono” avere sempre le stesse caratteristiche:

1. Essere negoziate dove possibile, e imposte dove è l’adulto che deve far valere la sua autorità;
2. Essere chiare;
3. Essere inderogabili (scritte, firmate da insegnante e alunni e appese in classe in un punto visibile);
4. Essere divise in “Da fare” e “Da non fare”.
5. Contemplare una revisione periodica (possibilmente ogni 6 settimane), a seconda del comportamento della classe.

Implementando questi cinque pilastri della leadership emotiva, potremo non solo migliorare le dinamiche della nostra classe ma anche arricchire l’esperienza educativa dei nostri studenti. I metodi e gli esercizi citati ci aiuteranno a diventare insegnanti più efficaci e apprezzati. Vediamo ora cosa fare nelle 3 tipologie di conflitto sopra citate.

Conflitto tra alunno e alunno

1. Conflitto tra alunni durante le discussioni
Mediamo il dialogo, enfatizzando l’ascolto attivo e il rispetto delle opinioni altrui.

Passi per la risoluzione:
1. Interveniamo immediatamente per calmare gli animi.
2. Ristabiliamo le regole di base per il rispetto reciproco durante le discussioni.
3. Facilitiamo una riconciliazione facendo esprimere agli studenti i loro sentimenti in un modo costruttivo.

Esercizi:
1. Discussioni guidate: organizziamo discussioni su argomenti controversi con ruoli prestabiliti per praticare il dialogo costruttivo.
2. Diario di riflessione: incoraggiamo gli studenti a scrivere i loro sentimenti dopo le discussioni per migliorare la loro auto-consapevolezza.
2. Conflitto per differenze culturali o personali

Usiamo il conflitto come opportunità educativa per esplorare e valorizzare le differenze culturali.

Passi per la risoluzione:
1. Identifichiamo la fonte del conflitto legata a pregiudizi o incomprensioni;
2. Organizziamo attività o discussioni per aumentare la consapevolezza e l’apprezzamento delle diverse culture;
3. Monitoriamo e sosteniamo continuamente il dialogo inclusivo.

Esercizi:
1. Progetti multiculturali: incoraggiamo i progetti di gruppo che richiedono la collaborazione tra studenti di diverse culture.
2. Guest speakers: invitiamo a parlare in classe relatori che rappresentano diverse culture.
3. Conflitto per Esclusione da un Gruppo
Uno studente si sente escluso da un gruppo durante le attività di classe.

Passi per la risoluzione:
1. Discutiamo privatamente con lo studente per capire i suoi sentimenti. 2. Facilitiamo il dialogo tra gli studenti coinvolti per chiarire malintesi e promuovere l’inclusione.
3. Monitoriamo le future dinamiche di gruppo per prevenire altre esclusioni.

Esercizi:
1. Dinamiche di gruppo: utilizziamo esercizi che promuovano la collaborazione e l’inclusione.
2. Diario delle interazioni sociali: incoraggiamo gli studenti a riflettere su come interagiscono con i compagni.

Conflitti tra singolo alunno e docente

1. Disaccordo sulle Valutazioni

Passi per la risoluzione:
1. Ascoltiamo le preoccupazioni dello studente riguardo alla valutazione;
2. Spieghiamo chiaramente come è stata decisa;
3. Offriamo opportunità di miglioramento o di revisione del lavoro, se necessario.

Esercizi:
1. Simulazioni di valutazione: permettiamo agli studenti di partecipare a simulazioni di valutazione per capire come funziona il processo.
2. Feedback continuo: forniamo agli studenti feedback regolari per ridurre le sorprese nelle valutazioni finali.
3. Conflitto su regole di classe

Passi per la risoluzione:
1. Discutiamo le regole di classe all’inizio dell’anno e spiegare il loro scopo.
2. Siamo aperti ai suggerimenti degli studenti per modifiche ragionevoli.
3. Rafforziamo le regole con giustificazioni coerenti e trasparenti quando applicate.

Esercizi:
1. Revisione delle regole: rivediamo periodicamente le regole di classe con gli studenti per assicurarci che rimangano pertinenti ed eque.
2. Casi di studio: discutiamo casi ipotetici in cui le regole vengono violate ed esploriamo le possibili soluzioni.
3. Conflitto per Comportamento Oppositivo-Provocatorio

Passi per la risoluzione:
1. Identifichiamo i momenti in cui si verifica il comportamento oppositivo-provocatorio.
2. Avviciniamo lo studente in privato per discutere il suo comportamento senza giudizi.
3. Lavoriamo insieme per sviluppare strategie che aiutino lo studente a gestire meglio le sue reazioni.

Esercizi:
1. Giornale di comportamento: incoraggiamo lo studente a tenere un diario in cui annota quando si sente inquieto e cosa potrebbe aiutarlo a calmarsi.
2. Tecniche di gestione dello stress: insegniamo e pratichiamo tecniche di gestione dello stress come la respirazione profonda o la meditazione breve in classe.
3. Conflitto per mancata partecipazione
Uno studente si rifiuta costantemente di partecipare alle attività o discussioni in classe.

Passi per la risoluzione:
1. Incontriamo lo studente per discutere le sue difficoltà nella partecipazione.
2. Esploriamo insieme modi per facilitare la sua partecipazione, come lavorare in piccoli gruppi o avere ruoli specifici.
3. Offriamo supporto continuo e feedback positivo quando partecipa.

Esercizi:
1. Pianificazione di partecipazione: aiutiamo gli studenti a pianificare come possono contribuire a ogni lezione.
2. Feedback positivo: implementiamo un sistema di feedback immediato e positivo per incoraggiare la partecipazione attiva.

Conflitti tra la Classe e il Docente

1. Sentimento di ingiustizia collettiva Affrontiamo apertamente la questione, ascoltando attivamente e cercando una soluzione condivisa.

Passi per la risoluzione:
1. Riconosciamo e convalidiamo i sentimenti degli studenti.
2. Creiamo un forum dove gli studenti possano esprimere le loro preoccupazioni senza timore di ripercussioni.
3. Lavoriamo insieme per modificare le politiche o le pratiche percepite come ingiuste.

Esercizi:
1. Assemblee di classe: teniamo regolari incontri di classe dove gli studenti possono discutere questioni di classe e proporre miglioramenti.
2. Sondaggi di opinione: utilizziamo sondaggi anonimi per raccogliere feedback regolare sugli aspetti della classe che potrebbero necessitare di modifiche.
3. Conflitto durante la modifica del calendario delle prove
Coinvolgiamo gli studenti nel processo di revisione del curriculum, valutando i loro interessi e bisogni educativi.

Passi per la risoluzione:
1. Presentiamo le proposte di cambiamento e spiegare il loro valore educativo;
2. Ascoltiamo e integriamo il feedback degli studenti dove possibile;
3. Implementiamo i cambiamenti in modo graduale, valutandone l’impatto insieme agli studenti;

Esercizi:
1. Gruppi di lavoro: creiamo gruppi di lavoro composti da studenti e insegnanti per discutere e pianificare le modifiche al curriculum.
2. Progetti di feedback: assegniamo agli studenti il compito di proporre miglioramenti o temi di interesse per il curriculum.

Implementando queste tecniche, potremo gestire e risolvere i conflitti in classe efficacemente, promuovendo un ambiente di apprendimento inclusivo e collaborativo. Ciò non solo migliorerà la qualità dell’educazione, ma rafforzerà anche il nostro ruolo come leader emotivo all’interno della comunità scolastica.

Chiedere consigli a un collega
A volte, potrebbe accadere che da soli non riusciamo ad applicare le strategie viste sopra: in tali circostanze, potrebbe essere utile confrontarci con un collega o presentare la questione al consiglio di classe.

1. Cerchiamo un collega con esperienza
Identifichiamo un collega che gestisca bene le situazioni simili o che abbia un’ottima capacità di mediazione. Potrebbe essere un insegnante di sostegno, un coordinatore didattico, o semplicemente un insegnante che ammiriamo per il suo approccio con gli studenti.

2. Chiediamo consigli specifici
Avviciniamo il collega in un momento tranquillo, magari durante una pausa o alla fine della giornata scolastica, e spieghiamo la situazione che stiamo affrontando. Chiediamo consigli specifici su come potremmo migliorare, per esempio: “Ho notato che gestisci molto bene i conflitti in classe. Potresti darmi qualche suggerimento su come posso essere più efficace nel calmare gli studenti quando si alterano?”

Esercizi:
1. Osservazione in aula: chiediamo se puoi osservare il tuo collega durante le lezioni per vedere come gestisce simili situazioni.
2. Role-Playing: organizziamo una sessione di role-playing con il nostro collega per praticare le tecniche suggerite.
3. Chiediamo un feedback costruttivo
Organizziamo un incontro in cui possiamo mostrare alcuni esempi delle nostre valutazioni e chiediamo un feedback su come potrebbero essere percepite dagli studenti. Possiamo dire: “Mi piacerebbe avere il tuo punto di vista su come presento
i criteri di valutazione agli studenti. Hai suggerimenti su come posso migliorare?”

Esercizi:
1. Revisione incrociata: chiediamo al nostro collega di rivedere alcune delle nostre valutazioni e viceversa, per garantire che i criteri siano applicati con coerenza.
2. Workshop di valutazione: proponiamo di organizzare un workshop con altri colleghi per condividere e standardizzare le pratiche di valutazione.
3. Rivolgersi al consiglio di classe
Come possiamo utilizzare il consiglio di classe per gestire i conflitti?

Passi da seguire:

1. Documentazione iniziale del conflitto
Prima del consiglio di classe, documentiamo gli episodi di conflitto, includendo dettagli su cosa è accaduto, quando, e chi è coinvolto. Ciò aiuterà il consiglio a comprendere la natura del problema.
2. Presentazione del caso al consiglio di classe
Durante il consiglio, presentiamo il caso in modo oggettivo. Forniamo tutti i dettagli raccolti e esponiamo i tentativi già attuati per risolvere la situazione.
3. Discussione delle strategie
Invitiamo i membri del consiglio a discutere possibili soluzioni. Ciò può includere interventi diretti con gli studenti coinvolti, incontri con i genitori, o l’introduzione di programmi di mediazione tra pari.
4. Attuazione e monitoraggio
Decidiamo insieme un piano di azione e assegniamo specifici compiti ai membri del consiglio. Monitoriamo l’efficacia delle strategie adottate e riferiamo i progressi nel prossimo consiglio di classe.

Mi rendo conto che non sia facile applicare queste strategie. Ti consiglio di sceglierne almeno una: quella che ti fa percepire il massimo aumento della qualità della vita, tua e della classe, e che ti crea meno resistenze nell’attuarla. A mano a mano che vedrai i risultati, ti sentirai spinto a sperimentare altre soluzioni presentate, facendo così crescere sempre più la tua Leadership Emotiva in un contesto così delicato.

Chi è l’autore dell’articolo

Genio Net
Genio Net è una rete di imprese e coordina il lavoro delle società che diffondono il metodo Genio in 21 giorni nelle 36 sedi in Italia e 15 all’estero, che hanno scelto di adottare il metodo di apprendimento efficace “Genio in 21 Giorni”, grazie al quale sono erogati quasi 550 corsi all’anno.
La missione di tutto lo Staff è far rinnamorare le persone dello studio permettendogli di raggiungere i risultati cui aspirano nel campo dell’apprendimento e dell’acquisizione di nuove conoscenze, anche nel mondo del lavoro.
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