Autonomia, ultima spiaggia/1: il manuale di sopravvivenza

L’autonomia come risorsa a difesa della scuola pubblica“. E’ il titolo di un opuscolo di 18 pagine, scaricabile da Internet, curato dalla CGIL scuola e rivolto alla scuole coinvolte nell’attuazione del decreto legislativo sul primo ciclo (www.cgilscuola.it).

L’opuscolo è organizzato come un vero e proprio manuale: è diviso in tre sezioni, corrispondenti ai tre livelli di scuola interessati (infanzia, primaria e secondaria di primo grado), e spiega come utilizzare la normativa sull’autonomia (DPR 275/1999) per disapplicare il decreto legislativo sul primo ciclo. Argomento per argomento, vengono posti a raffronto i due testi. Seguono commenti e risposte ai quesiti più frequenti.

Il presupposto che è alla base dell’analisi e delle indicazioni contenute nell’opuscolo è che l’art. 117 della Costituzione, così come riformulato dalla legge costituzionale n. 3 del 2001 (approvata con il voto contrario dell’attuale maggioranza, e ratificata con referendum), salvaguarda l’autonomia delle istituzioni scolastiche, sottraendola all’ambito di applicazione della legislazione concorrente. “Ne deriva che ogni intervento normativo, sia di carattere nazionale che regionale, non può non tener conto dei poteri che hanno le scuole in regime di autonomia“. Le scuole, dunque, non lo Stato, e neppure le famiglie, sarebbero titolate a decidere in materia di struttura e qualità dell’offerta formativa.