Turchia. Studenti e professori contro Erdogan

17 studenti sono stati arrestati dalla polizia turca per aver protestato contro la nomina del nuovo rettore dell’Università Bogasici, la più importante della Turchia, decisa direttamente dal presidente Recep Tayyip Erdogan. L’accusa per gli studenti è quella di resistenza a pubblico ufficiale e di aver organizzato una manifestazione non autorizzata.

La polizia ha disperso con lacrimogeni e idranti i 300 studenti riunitisi davanti all’Università per protestare contro la nomina per decreto presidenziale del nuovo rettore Melih Bulu, un personaggio estraneo all’ateneo che nel 2015 si era candidato a deputato nelle liste del ‘Partito per la giustizia e lo sviluppo’ (Akp) di Erdogan.

Già nel 2017 Erdogan aveva sostituito con proprio decreto il rettore della stessa Università, e lo aveva fatto dopo essersi attribuito il potere di farlo attraverso una apposita riforma della Costituzione, da lui varata dopo il tentativo di colpo di Stato del 2016.  In precedenza, i rettori venivano eletti dal Senato accademico. Per protesta contro quella nomina, come riferisce il settimanale Left in un ampio resoconto, gli studenti per tre anni si erano messi in piedi ad ogni intervento del rettore nominato da Erdogan volgendogli le spalle. E ora rifiutano di riconoscere Bulu. Malgrado gli arresti le proteste continuano.