Sciopero per il clima, polemiche per le assenze ‘giustificate’

Meno due giorni al 3º Global Strike For Future. L’attenzione verso le tematiche ambientali non è mai stata tanto alta come in questo momento: sui social impazza il video dell’ultimo discorso di Greta Thunberg all’ONU, il premier Giuseppe Conte parla di voler inserire la tutela dell’ambiente all’interno della nostra Costituzione e il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, autorizza una circolare MIUR che comunica alle scuole la possibilità di giustificare agli studenti l’assenza del prossimo 27 settembre, giorno appunto dello sciopero per il clima. Decisione, quest’ultima, che non è stata accolta positivamente da tutti. Anzi, proprio due ex ministri dell’Itruzione, Mariastella Gelmini e Giuseppe Fioroni hanno chiesto a Fioramonti un passo indietro sulla questione. 

Fioroni: “Non spetta al Governo certificare la buona assenza”

“Indispensabile chiedere al Ministro Fioramonti – ha per esempio dichiarato Fioroni – di riflettere sulla decisione di giustificare gli studenti che partecipano alla manifestazione per il clima il prossimo 27 settembre. L’intenzione, vista la tematica, è lodevole. Il governo però ha competenze per operare con fatti concreti al fine di tutelare il nostro ambiente.  Ai genitori e alla scuola – ha detto ancora– compete giustificare come libera scelta chi decide di partecipare alla manifestazione. Non spetta al Governo certificare la buona partecipazione o tanto meno la buona assenza per tutti, prescindendo dalla libera decisione di partecipare, dalla sensibilità e dall’effettiva partecipazione”.

“Signor Ministro, ci sarà anche chi ritiene di non partecipare e a questi ragazzi cosa garantirà una scuola che potrebbe essere semi vuota? Perché non prova a valutare l’indizione di una iniziativa sul tema dei cambiamenti climatici in tutte le scuole italiane, per l’informazione, la sensibilizzazione e la conoscenza? Perché non realizzare una rete di scuole che su questo tema si impegna con serietà e approfondimento? Ci pensi, ad ognuno le sue competenze e ognuno per una causa giusta faccia al meglio le cose che gli competono”.

Gelmini: “Troppo facile giustificare l’assenza”

Dello stesso avviso è anche Mariastella Gelmini, attualmente capogruppo di Forza Italia alla Camera: “Se il ministro Fioramonti vuole davvero dare un segnale positivo ai ragazzi impegnati nella battaglia contro il climate change e per l’ambiente – ha detto l’ex ministro – non ne giustifichi le assenze da scuola – troppo facile – ne raccolga invece le proposte. Sì alla raccolta differenziata nelle scuole. Sì al plastic free negli istituti dotandoli di acqua potabile con distributori adatti. Sì ai cibi a chilometro zero nelle mense, sinonimo di qualità e di basse emissioni”.

“Inizi a lavorare in questa direzione – ha proseguito Gelmini – come dovrebbe fare un ministro che dimostra interesse sincero ai temi proposti dai ragazzi, e lasci ai genitori il compito di pensare alle giustificazioni. A ognuno il suo. La lotta per l’ambiente non può diventare un pretesto per saltare sistematicamente la scuola e varare la ‘settimana corta”.

USB Scuola: “Segnale di allarme”

In disaccordo con la decisione di Fioramonti anche USB Scuola: “E’ a nostro parare un serio segnale di allarme. Da un lato, questa comunicazione pare ignorare che quel giorno anche i lavoratori della scuola potranno essere in sciopero, visto che molte sigle sindacali, tra cui USB, hanno indetto lo sciopero per quella giornata, circostanza cui il Ministro non fa minimamente cenno, come se l’emergenza climatica fosse una questione solo dei più giovani e non un problema sentito e vissuto da tutti e dai lavoratori in primis. In secondo luogo, questa comunicazione è grave perché toglie ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di protestare, di essere contro, di non condividere le scelte che questa società capitalista opera per loro e per tutti noi, perché citando Chico Mendez, ‘l’ecologismo senza lotta di classe è giardinaggio’Indubbiamente l’azione del ministro depotenzia, edulcorandola, un’azione che deve intendersi di lotta e di protesta”.

Fioramonti: “Spetta alle scuole decidere se accettare o meno le giustificazioni”

Intanto il Ministro ha precisato a La7: “Non spetta al ministro decidere se accettare o meno le giustificazioni ma spetterà alle scuole, ma le indicazioni di molti insegnanti e collegi di docenti, è che c’è una grande disponibilità. Il mio messaggio serve per fare una cosa molto semplice, dare la possibilità agli studenti minorenni, la cui giustificazione deve essere firmata dai genitori, di poter indicare come motivazione che hanno partecipato alla manifestazione e fare in modo che questa sia valida al fine dell’assenza in classe e che non venga considerata come un’assenza per l’anno scolastico“.