
Retribuzioni uguali tra docenti di primaria e secondaria? La sorpresa in Europa

La questione della perequazione retributiva tra docenti di scuola primaria e docenti della scuola secondaria, ben nota (Tuttoscuola ha scritto fiumi di inchiostro su questo) e sollevata nei giorni scorsi dal portavoce dei Cobas-scuola, merita indubbiamente una verifica specifica oltre i confini di casa nostra per accertare se tra i Paesi europei sussiste o meno la differenza salariale tra i docenti dei diversi settori che c’è in Italia.
La ricerca dà un esito forse imprevisto. Ben 13 Paesi prevedono un trattamento retributivo uguale per i docenti dei diversi gradi di scuola. Tra questi spiccano quelli dell’est europeo con Ungheria, Romania, Polonia e Bulgaria che estendono l’uguaglianza di trattamento anche ai docenti della scuola dell’infanzia, a differenza di Slovenia, Slovacchia e Repubblica Ceca che il trattamento egualitario lo riservano soltanto ai docenti di primaria e secondaria.
Anche i Paesi del nord-est europeo (Estonia, Lettonia e Lituania) prevedono retribuzioni uguali per docenti di primaria e secondaria.
A questi dieci Paesi che prevedono retribuzioni egualitarie vanno aggiunti Grecia e Portogallo, nonché il Regno Unito.
Infine, in qualche modo sono da comprendere tra questi Paesi che non fanno distinzioni tra docenti dei diversi settori anche il Belgio e la Norvegia che prevedono un trattamento retributivo uguale per docenti di scuola primaria e di scuola secondaria di I grado.
La metà dei Paesi europei, dunque, fanno parti uguali tra diversi, in una interpretazione coraggiosa della funzione unica dei docenti.
È interessante rilevare come in altri Paesi europei la retribuzione dei docenti, in diversi casi, è divisa in due blocchi, al cui interno il trattamento è uguale; da una parte i docenti di infanzia e primaria, e dall’altra i docenti di secondaria di I e II grado.
Registrano questi due blocchi distinti Francia, Spagna, Olanda e Lussemburgo.
I sindacati italiani avranno il coraggio di avviare una perequazione tra i settori?
Improbabile, perché dovrebbero prevedere maggiori aumenti salariali ai docenti della primaria per avvicinarli ai colleghi della secondaria. Forse preferiscono lasciar credere alle convergenze parallele…
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