Burnout insegnanti: 10 trucchi per evitare lo stress e ritrovare la motivazione

L’insegnamento è un lavoro duro, non solo fisicamente (stare in piedi, camminare e portare con sé libri e attrezzature è impegnativo), ma anche mentalmente ed emotivamente. Quando una lezione va bene, ci si sente al settimo cielo ma quando va male molti insegnanti fanno difficoltà a non prenderla sul personale. Da non sottovalutare che pure il solo pensiero di dover riaffrontare tutto questo può provocare una carica di stress non indifferente. Esistono però dei semplici trucchetti che, se applicati per tempo e nel modo giusto, possono aiutare ad affrontare con più serenità lo stress da rientro. Tuttoscuola te ne svela ben 10.

1. Staccare la spina

Gli insegnanti hanno la terribile tendenza a essere sempre “all’opera”, pure durante giorni pausa come possono essere queste vacanze pasquali. Non si riesce a guardare un programma in tv o a leggere un giornale senza pensare che “potrebbero essere delle buone idee per una lezione”? In questi giorni che separano dal rientro in classe, è bene ritagliarsi del tempo per sé senza pensare di essere un insegnante. In questo modo si apprezzerà il proprio lavoro molto di più.

2. Prendersi cura di sé stessi

Mangiare bene e fare una breve passeggiata all’ora di pranzo. Meglio anche provare a dormire un po’ di più approfittando ancora di questa settimana di vacanza.

3. Essere consapevole 

Di cosa? Di come ci si sente in classe e al di fuori. Più lo si fa e più ci si rende conto dello stress, dell’irritazione e della frustrazione (in modo da essere capace di gestirli) e, allo stesso tempo, si nota la gioia quando si riesce ad avere una buona idea.

4. Imparare qualcosa di nuovo

In realtà, aggiornarsi e far crescere le proprie abilità e conoscenze può dare nuovo entusiasmo per l’insegnamento. Non si riesce a farlo? Allora è bene tornare indietro nel tempo e fare qualcosa che non si fa da tanto, come per esempio insegnare a una classe di principianti o di studenti di livello avanzato, per sfidare sé stessi e sentire un po’ di sana adrenalina scorrere nelle vene.

5. Prendere nota dei progressi

Riflettere sulle proprie esperienze d’insegnamento passate (da solo o in compagnia di un collega davanti a un caffè) o provare a ripetere una vecchia lezione per vedere quanto meglio si riesce a gestirla ora.

6. Farsi osservare da qualcuno

Questo potrebbe voler dire studiare per un’ulteriore certificazione o anche semplicemente chiedere a un collega di osservare la lezione e dare dei consigli utili. Si potrebbe sempre ricambiare il favore e imparare nuovi metodi di insegnamento.

7. Aiutare gli altri insegnanti

Questo punto è correlato al precedente. Usare la propria esperienza per aiutare gli altri può essere incredibilmente motivante e vedere l’entusiasmo dei colleghi può dare impulso al proprio lavoro. Anche sforzarsi un po’ è positivo, perciò è bene provare a fornire agli insegnanti seminari di approfondimento, a scrivere articoli o un blog.

8. Imparare a conoscere meglio gli studenti

Dopo qualche anno, i gruppi di alunni possono iniziare a confondersi. Consigliamo di sforzarsi di conoscere di più i propri studenti, il che non significa necessariamente dover socializzare con loro, ma solo ascoltare con più attenzione e fare più domande.

9. Fare qualche ricerca

Cogliere l’opportunità di conoscere più a fondo il processo di insegnamento e di apprendimento. Meglio proporre degli obiettivi di ricerca e divertirsi a fare il ricercatore oltre che l’insegnante. È bene poi condividere le proprie conclusioni in ufficio o scrivendole.

10. Non lasciare che la perfezione diventi nemica

Nessuno può elaborare regolarmente lezioni perfette e, se si mira a questo, il rischio è quello di  sentirsi demotivato e disilluso non appena ci si accorge che il proprio è un obiettivo impossibile da raggiungere. Inoltre, la perfetta riuscita di una lezione non è nemmeno interamente responsabilità dell’insegnante. Sicuramente il ruolo del docente è molto importante per il suo successo o insuccesso, ma lo è anche quello del resto delle persone presenti in classe.

di Rachael Roberts 

Fonte
www.teachingenglish.org.uk
www.elt-resourceful.com