Rete scolastica e conflitti di competenze istituzionali/2

Le Regioni alla luce della giurisprudenza costituzionale dovrebbero poter procedere autonomamente alle operazioni di determinazione dei propri criteri di dimensionamento, ovviamente nell’ambito dei vincoli complessivi del sistema, soprattutto dei vincoli stabiliti per la finanza pubblica cui sono sottoposti i soggetti istituzionalmente coinvolti nei diversi livelli di governo.

Non sappiamo se la decisione di inserire quella disposizione nel decreto sulla manovra sia stata adeguatamente preparata o meditata, e, soprattutto, concordata, ma è lecito pensare che la conflittualità politica in atto si estenderà anche all’attuazione di questa materia, da sempre oggetto di contrasti istituzionali.

Sembra molto chiara ed esplicita nelle finalità la previsione di cui al comma 3 dell’art. 19 che recita “… per il triennio 2012/2014, le risorse finanziarie conseguenti agli interventi di razionalizzazione previsti dal presente articolo … iscritte nello stato di previsione del Miur… da destinare ad un apposito fondo … (sono) finalizzat(e) al finanziamento del sistema nazionale di valutazione. .. Le predette risorse confluiscono a decorrere dal 2013 sul Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca per essere destinate al funzionamento dell’Indire e dell’Invalsi…”. Solito copione: il Miur batte le Regioni!