Mobilità 2017: le preoccupazioni per la continuità didattica

L’ipotesi di accordo sulla mobilità raggiunta nella serata di martedì che ha registrato l’ovvia soddisfazione della ministra Fedeli e dei quattro sindacati firmatari e la polemica sulla chiamata diretta che Gilda avrebbe voluto abrogare e che l’Anp ritiene vanificata, registra anche forti preoccupazioni per la tenuta della continuità didattica.

Il Moige, Movimento italiano Genitori, dichiara “L’accordo che annulla per il prossimo anno scolastico l’impegno per i docenti di rimanere per almeno tre anni nella stessa scuola sta creando forte preoccupazione e amarezza presso i genitori italiani, alle prese da sempre con un turn over dei docenti che va a detrimento della qualità didattica. Non siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto, perché sconfessa la riforma, cancella uno dei pochi punti condivisibili e va in chiaro senso contrario rispetto al principio del valore della continuità didattica espresso nella riforma cd ‘buona scuola’, ovvero quello di garantire agli studenti continuità e stabilità didattica.  Altissimo il rischio per i nostri figli di cambiare i docenti per il prossimo anno, in barba alla promessa espressa nella riforma”.

Stessa preoccupazione l’ha espressa anche l’on. Elena Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, che ritiene l’ipotesi di accordo lesiva della continuità didattica: “L’aver di nuovo dato vita alla mobilità straordinaria per l’anno scolastico 2017/18, rompendo il vincolo triennale di permanenza sulla cattedra, – dichiara la parlamentare – creerà notevoli disagi nelle scuole, in particolare del Centro Nord. Si ripeterà quanto successo lo scorso anno in termini di spostamenti dei docenti, soprattutto se si farà ancora ricorso massiccio alle assegnazioni provvisorie. La continuità didattica è un diritto delle studentesse e degli studenti: il diritto ad avere lo stesso insegnante non solo per un triennio ma soprattutto per un intero anno scolastico”.

La Centemero ha aggiunto: “Pur capendo le difficoltà dei molti docenti che hanno dovuto trasferirsi, la priorità restano le studentesse e gli studenti e la loro formazione. Per Forza Italia al centro della scuola ci sono le studentesse e gli studenti e questo sara’ il nostro mandato per i prossimi anni”.