L’istruzione degli adulti in Italia: passato, presente e futuro
Circa 700 partecipanti provenienti da tutte le regioni, 22 workshop, 4 sessioni plenarie: questi i numeri della terza edizione di fierIDA che si è svolta a Siena il 25, 26 e 27 settembre 2019.
L’evento è stato organizzato dalla Rete nazionale dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti RIDAP (Rete Italiana Istruzione Adulti) in collaborazione con l’Università per Stranieri di Siena che ha anche messo a disposizione i locali e del CPIA di Lecco.
Tre giornate per riflettere, confrontarsi, discutere sull’istruzione degli adulti in Italia con lo sguardo rivolto verso il futuro ma capitalizzando il recente passato per affrontare le numerose sfide del presente. In contemporanea con l’edizione 2019 di fierIDA si è svolto il seminario residenziale, organizzato dal CPIA Fabrizio De André di Lecco nell’ambito del progetto del PNSD Leonardo visionario.
L’appuntamento di Siena è stato interamente dedicato all’istruzione degli adulti e alla fruizione a distanza come strumento di flessibilità e di personalizzazione, all’innovazione tecnologica funzionale ai percorsi di italiano L2.
La convention di dirigenti scolastici e docenti dei CPIA si è rivelata ancora una volta un importante momento di incontro e di condivisione per tutti gli addetti ai lavori, confermando l’intuizione di Emilio Porcaro, dirigente del CPIA metropolitano di Bologna, ideatore e organizzatore di fierIDA dal 2017.
Il neo ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha voluto far sentire la sua presenza con un forte messaggio di riconoscimento del contributo dei CPIA alla crescita culturale dell’Italia e alla coesione sociale che passa anche attraverso l’integrazione linguistica dei migranti. Per la prima volta-ha sottolineato il coordinatore nazionale di PAIDEIA Sebastian Amelio -“un ministro sostiene apertamente il sistema di istruzione degli adulti e lo fa inviando un messaggio che contempera il dovuto tono istituzionale con il coinvolgimento autentico sui temi dell’apprendimento degli adulti”.
Nel corso delle tre giornate senesi il focus, tra passato, presente e futuro dell’adult learning in Italia e in Europa, è stato sulle soft skills, sulle opportunità del programma Erasmus+, sull’educazione finanziaria, sulle politiche per l’apprendimento permanente, sulle tecnologie educative.
Le esperienze e le testimonianze presentate nei workshop hanno mostrato una vitalità e una forza innovativa del sistema dell’istruzione degli adulti tali da poter essere trainanti per l’intero sistema dell’istruzione italiano.
Un esempio tra tutti è il progetto Edufin, l’educazione finanziaria per gli adulti che, per la prima volta nel mondo della scuola, ha rivolto l’attenzione ai docenti come destinatari di un percorso formativo di educazione finanziaria, quale strumento di miglioramento del benessere lavorativo e di innalzamento della qualità della vita. Il progetto, che si configura come un vero e proprio benefit dell’Amministrazione, come welfare aziendale, è stato realizzato nell’anno scolastico 2018/19 in collaborazione con Tuttoscuola e proseguirà certamente nel 2020, implementando le innovazioni didattiche e organizzative sulla base dei lusinghieri esiti del rapporto di valutazione (scaricabile online collegandosi ai sito Tuttoscuola da questo link), dal quale sono emerse indicazioni molto interessanti.
La terza edizione di fierIDA ha confermato il carattere fortemente innovativo del sistema di istruzione degli adulti che pur contrassegnato da un percorso ancora in salita, è costantemente alla ricerca di soluzioni. Il prossimo traguardo è dare organicità e visibilità ai percorsi di ampliamento dell’offerta formativa, complementari e paralleli a quelli ordinamentali, realizzando la previsione della riforma del sistema che nasce per rispondere ai bisogni formativi della popolazione adulta.
Di educazione finanziaria si parlerà in uno dei seminari che si terranno a Didacta, a Firenze, nello stand di Tuttoscuola, venerdì 11 ottobre. L’incontro sarà coordinato da Alfonso Rubinacci, con la partecipazione tra gli altri di Emilio Porcaro del Ridap e di Francesco Moretti, direttore generale del Fondo Espero.
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