Incremento del tempo pieno? Il PD non crede al premier

Il ministro Gelmini continua ad affermare che dalla manovra finanziaria usciranno risorse per potenziare il tempo pieno, fino ad aumentarne il numero attuale delle classi del 50%. Il premier Berlusconi ha confermato questo obiettivo che dovrebbe portare il numero delle classi a tempo pieno dalle 33.700 attuali a circa 50 mila.

La Gelmini ha fatto intendere che una quota dei risparmi derivanti dalle riduzioni di organico di maestri per dare vita al modello orario di 24 ore settimanali verrà utilizzata per incrementare il numero di classi a tempo pieno.

Dal piano programmatico tutto questo non si evince, tanto che qualcuno ha pensato che sia intervenuto un veto del ministro Tremonti, ma la presa di posizione del premier ha invece confermato la posizione del ministro dell’istruzione.

Perché allora non essere chiari ed espliciti nel piano, rassicurando famiglie e operatori scolastici?

Lo chiede la senatrice Bastico, già vice ministro dell’istruzione del governo Prodi, che non ha lesinato critiche al provvedimento sul docente unico e, soprattutto, sulla manovra di drastica riduzione dei posti di docente.

La parola di Berlusconi”, ha detto la Bastico, “non è credibile, perché in contrasto con le norme approvate nella manovra finanziaria e nel decreto legge sulla scuola in discussione alla Camera“. “Se il Presidente del Consiglio intende realizzare ciò che afferma, come io auspico – ha concluso la Bastico – modifichi immediatamente il decreto e il piano di attuazione della Gelmini“.