PNRR. Potenziamento del tempo scuola per la primaria ma non per la secondaria di I grado

Il PNRR prevede di investire non meno di 700 milioni di euro per spazi mensa e palestre da costruire ex-novo o da ristrutturare su altri esistenti, in funzione del potenziamento e della valorizzazione del tempo scuola nella primaria.

Del tempo scuola della secondaria di I grado non si fa cenno alcuno.

Il tempo prolungato della scuola secondaria di I grado sembra figlio di un dio minore che nemmeno il sistema d’istruzione vorrebbe più riconoscere.

Quali ragioni ci possono essere alla base di questa scelta di inclusione/esclusione?

Una prima ragione riguarda probabilmente le problematiche relative alle particolari esigenze della fascia di età. La minore autonomia dei ragazzi della fascia di età 6-11 anni potrebbe giustificare, come avviene per la scuola dell’infanzia, l’affidamento dei minori alla scuola per un maggior tempo in funzione di servizio sociale (ovviamente accompagnato possibilmente dalla qualità dell’offerta formativa), consentendo anche di favorire l’occupazione dei genitori.

 Ma c’è anche un’altra motivazione (correlata alla precedente) che riguarda l’attuale andamento della domanda-offerta di maggior tempo scuola nella primaria e nella secondaria di I grado.

Il tempo pieno nella scuola primaria attualmente (e senza il prossimo sostegno che verrà dal PNRR) continua a crescere con una domanda delle famiglie che trascina conseguentemente l’offerta da parte dell’Amministrazione scolastica.   

Il numero di alunni nel tempo pieno, con un incremento annuale costante intorno ad un punto percentuale, si sta avvicinando al 40% degli iscritti del settore.

Dieci anni fa gli alunni che frequentavano il tempo pieno della scuola primaria erano 786.651, mentre quest’anno, pur in presenza di un decremento generalizzato della popolazione scolastica del settore, gli alunni iscritti al TP sono 921.709, cioè circa 135mila in più.

È la conferma del gradimento delle famiglie, mentre il tempo prolungato della scuola secondaria di I grado perde ogni anno quasi un punto percentuale di alunni iscritti e di classi.

È la prova anche del non gradimento delle famiglie.

Infatti dieci anni fa gli alunni della scuola secondaria di I grado che frequentavano il tempo prolungato erano 302.798, mentre nel 2021-22 il numero si è quasi dimezzato, attestandosi a 159.033 unità.

In termini percentuali dieci anni fa il 17,9% degli studenti frequentavano classi di scuola secondaria di I grado a tempo prolungato. Nel 2021-22 la percentuale degli alunni in classi funzionanti a tempo prolungato è scesa al 10,0%.

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