Inamovibilità docenti, Fedeli: ‘Non deve essere più possibile’. Di Meglio: ‘Falso problema’

L’inamovibilità a fronte dell’incapacità non dev’essere più possibile. Poi si tratterà di vedere come fare. Non voglio discriminazioni, ma reciproca consapevolezza. Lo so, è un tema difficile. Su questo però non mi faccia aggiungere altro“. A dirlo è la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, in un’intervista rilasciata al Sussidiario.net durante il Meeting di Cl a Rimini. Pronta è arrivata la risposta di Rino di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti: “L’inamovibilità dei docenti di cui parla la ministra Fedeli è un falso problema“.

La normativa attuale prevede la possibilità di sanzionare, e nei casi più gravi anche di rimuovere e destinare ad un’attività diversa dalla didattica, un insegnante incapace – ha spiegato Di Meglio -. “Il vero problema, che nel sistema scolastico italiano si trascina ormai da anni senza una soluzione seria, riguarda il sistema di valutazione che è privo di figure professionali competenti ed indipendenti in grado di esprimersi sul lavoro dei docenti. Giudicare l’operato degli insegnanti non compete certamente a studenti e genitori che, grazie alla scellerata ‘Buona Scuola’, fanno parte del Comitato di valutazione“.

Il nostro sindacato – ha concluso i coordinatore della Gilda – che prima di tutto nasce come associazione professionale degli insegnanti, è ben consapevole che compito della scuola è formare i giovani e che per farlo occorrono professionisti dell’istruzione, ma la ministra si sbaglia se pensa che la questione della formazione dei docenti si possa affrontare soltanto con il nuovo sistema di reclutamento. Le problematiche sono ben più complesse e andrebbero affrontate a livello scientifico prima che politico“.