Il federalismo scolastico: una riforma da non rinviare

L’attivazione del tavolo tecnico in Conferenza Unificata, il 10 febbraio 2009, sulla proposta d’intesa della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome relativa all’attuazione del Titolo V, parte seconda, della Costituzione in materia d’istruzione, costituisce un segnale preciso della volontà politica generale di dare concretezza operativa al processo di riordino delle competenze di Stato, Regioni, autonomie locali ed istituzioni scolastiche.

L’attuazione del Titolo V – ha dichiarato l’assessore regionale del Lazio Silvia Costa, coordinatrice della IX Commissione della conferenza delle Regioni – “è prioritaria perché non è solo un problema di governance, ovvero di concertazione ai vari livelli istituzionali. Vi è la necessità di definire un sistema di regole che segnino con precisione gli ambiti d’intervento nazionale e regionali delle politiche formative, identifichino soluzioni operative per garantire efficacia ai provvedimenti che attualmente riguardano il sistema scolastico“.

E’ da sottolineare che la riallocazione delle competenze secondo la previsione dell’articolo 117, secondo e terzo comma, richiede un confronto serio ed approfondito dal punto di vista di produzione di regole e norme che devono essere finalizzate esclusivamente alla ricomposizione di responsabilità istituzionali, politiche, amministrative idonee a garantire il successo del sistema istruzione in ogni contesto territoriale e non a produrre nuova burocrazia e nuovi “lacci” per le istituzioni scolastiche. Questa è la vera sfida che Regioni e Governo sono chiamati a vincere.

Sul tema del federalismo scolastico segnaliamo le interviste rilasciate a tuttoscuola.com dal ministro ombra per gli affari regionali Mariangela Bastico (PD) e dall’on. Paola Goisis (Lega nord) segretaria della Commissione Cultura di Montecitorio ( http://www.tuttoscuola.com )