Dossier Diplomifici: dove la scuola statale è già in minoranza

Nella grande cintura che circonda il comune di Napoli la scuola paritaria all’ultimo anno delle superiori, spinta da una cinquantina di istituti che hanno avuto un salto di iscritti in quinta rispetto alla quarta dell’anno precedente superiore a 70 unità (e quindi “sospettabili”), che “importano” a ridosso dell’esame moltissimi studenti da altre regioni, ha ormai quasi raggiunto il numero di iscritti della statale (13 mila contro 15 mila). Anzi in 14 comuni su 35 (il 40%), da San Giuseppe Vesuviano a Frattamaggiore, da Ottaviano ad Acerra, il sorpasso è già avvenuto e la scuola statale è già minoranza.
I trend sono contrapposti: la scuola statale si restringe per effetto del calo di nascite, i diplomifici dilagano, spingendo i numeri della paritaria: in questa zona 65 istituti paritari hanno all’ultimo anno un numero di iscritti che si avvicina a quello di 158 istituti statali.

Nella terra dei diplomifici non poteva mancare il sospetto diplomificio più grande d’Italia. Si trova sulle pendici del Vesuvio. L’anno scorso in quarta non aveva alunni, quest’anno ne ha portati alla maturità ben 866 (ottocentosessantasei!).
Per dare un’idea delle proporzioni, si consideri che nelle scuole secondarie di II grado statali quest’anno si sono diplomati in media 184 studenti. Mentre solo nell’area metropolitana di Napoli ci sono altri dieci istituti paritari che superano i 400 studenti all’ultimo anno (in quarta l’anno prima ne avevano in media 30 a testa), fino alla “scuola regina” con 866 diplomati. Un business molto profittevole: una scuola così può generare utili anche per due milioni di euro all’anno.

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