Alla scoperta della ‘terra dei diplomifici’

Qual è la mappa dove si concentra di più il fenomeno “diplomifici”?

Nel primo dossier abbiamo mostrato come il 90 per cento degli istituti più sospetti si trovano in Campania. Nel secondo dossier – intitolato “Il Gran Bazar dei diplomifici” – “zoomiamo” su quest’area e scopriamo che l’epicentro del “terremoto diplomifici” che può scuotere le fondamenta del sistema scolastico del Paese si trova nella città metropolitana di Napoli. Più precisamente è nella grande cintura che circonda il comune di Napoli, perché nel capoluogo la presenza di istituti “sospetti” è modesta (vedremo che in generale si concentrano soprattutto nei centri medi o piccoli): un’area che si estende a ovest da Bacoli e Pozzuoli fino a Giugliano, a nord est ad Acerra, Pomigliano d’Arco, Nola e include tutta la zona circumvesuviana fino, a sud est, alla penisola sorrentina, con una superficie di poco più di mille km², lo 0,4% della superficie nazionale. Racchiude alcuni tra i luoghi più belli d’Italia, che tutto il mondo ci invidia, come Pompei, Sorrento, Capri.

Ma ospita anche ben 46 istituti paritari che nell’ultimo anno hanno avuto un salto di iscritti in quinta rispetto alla quarta dell’anno precedente superiore a 70 unità (parametro che abbiamo preso a riferimento per individuare le situazioni più anomale): in un territorio che per ampiezza rappresenta lo 0,4% del totale nazionale, sono concentrati il 50 per cento dei sospetti diplomifici di tutta Italia! E’ la terra dei diplomifici (che in parte coincide e in parte confina con la cosiddetta “terra dei fuochi”).

Qui l’anno scorso gli iscritti all’ultimo anno delle superiori negli istituti paritari sono aumentati del 1.407% rispetto agli iscritti in quarta nell’anno precedente (+11.463). E’ come se tutti i ragazzi che hanno fatto quest’anno la maturità nelle scuole statali della Liguria avessero deciso di andare a sostenere l’esame dalle parti del Vesuvio…

Bisogna quindi aggiornare il vocabolario socio-geografico del Paese con una nuova categoria, che non fa onore, ma che ovviamente non si presta a generalizzazioni. Oltre la metà dei Comuni di questa vasta area – diciamolo subito – non ospitano istituti paritari, quindi non sono oggetto dell’indagine. Inoltre ci sono nella stessa zona istituti paritari con alunni all’ultimo anno che non hanno avuto un incremento di iscritti rispetto al quarto anno dell’anno precedente, oppure lo hanno avuto in misura del tutto o relativamente fisiologica: ma sono una minoranza nell’area (meno di 20 su 65), dove convivono con “giganti” nel settore a livello nazionale.

Leggi il dossier “Il gran bazar dei diplomifici. I luoghi, il business, le scappatoie”

Leggi il dossier “Maturità: boom di diplomi facili”

 

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