Docenti precari: nelle scuole medie in Piemonte e Lombardia oltre 100 precari ogni 100 classi

Continuiamo a parlare di docenti precari. Quali settori registrano il più alto numero di docenti con contratto a tempo determinato? Le scuole secondarie di I e di II grado, a causa soprattutto dei moltissimi spezzoni di cattedre, sono indubbiamente caratterizzate dalla maggiore presenza di docenti con contratto a tempo determinato.

Nel 2021/22 la scuola secondaria di I grado, con 59.541 docenti precari distribuiti su 77.833 classi, ha registrato in media 76,5 docenti ogni 100 classi.

Rispetto a quella severa media nazionale, ci sono stati territori che si sono discostati notevolmente da quei valori medi, come, ad esempio, il Piemonte e la Lombardia dove la presenza ogni 100 classi ha raggiunto rispettivamente 104,2 e 102,8 docenti.

Con presenze molte elevate anche la Sardegna (95,6 docenti ogni cento classi), l’Emilia Romagna (92,5) e la Toscana (89,3); in condizioni molto meno precarie invece la Basilicata (33,8), la Campania (41,3) e la Calabria (46,7).   

La scuola secondaria di II grado, con 82.759 docenti precari distribuiti in 124.145 classi, ha registrato una media di 66,7 docenti ogni 100 classi.

La maggiore presenza di professori con contratto a termine si è registrata in Toscana (91,7 prof ogni 100 classi); non sono state da meno anche la Liguria e l’Umbria (entrambe con 86,4 docenti), la Sardegna (85,2), mentre hanno registrato condizioni meno precarie la Sicilia (41,6), la Campania (42,2) e la Basilicata (44).

Con valori medi notevolmente inferiori a quelli delle scuole secondarie le scuole primarie e quelle dell’infanzia, rispettivamente con 51,9 docenti ogni 100 classi (65.134 docenti in 125.495 classi di primaria) e 42,3 docenti ogni 100 sezioni (17.524 docenti in 41.382 sezioni di scuola dell’infanzia).

Nella scuola primaria le presenze minime si sono registrate ancora una volta al Sud (Campania 22,7, Calabria 23,1 e Basilicata 26,7), e quelle maggiori al Centro Nord (Lazio 72,5, Lombardia 66,6, Piemonte 66,5, Toscana 65,2).

Situazioni analoghe anche per la scuola dell’infanzia.

Nel complesso di tutti i settori scolastici emerge nettamente la differenza tra le classi del Mezzogiorno dove la presenza di docenti precari è notevolmente inferiore a quella delle aree centro-settentrionali.

È difficile stabilire la correlazione tra questi dati e quelli delle rilevazioni dell’Invalsi sui livelli di apprendimento, ma, da una prima lettura, si direbbe che la presenza di docenti precari sia indifferente rispetto ai livelli di apprendimento registrati oppure che altri fattori penalizzanti (contesto economico-sociale, strutture, etc) incidano di più sugli esiti, a meno di non pensare che la maggiore presenza di docenti precari favorisca esiti migliori: ma sarebbe difficile trovare un razionale.

Docenti con contratto a termine A.S. 2021/22

aree

docenti

classi

incidenza su 100 classi

Nord Ovest

69.033

88.642

77,9

Nord Est

41.259

60.340

68,4

Centro

52.022

72.393

71,9

Sud

40.600

100.806

40,3

Isole

22.044

46.674

47,2

Totale

224.958

368.855

61,0

 

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