Dispersione scolastica, un fenomeno dalle tante facce

Lo studio esclusivo di Tuttoscuola

Ne parliamo da tempo, ma non è mai abbastanza. La dispersione scolastica è fenomeno complesso che riunisce in sé: ripetenze, bocciature, interruzioni di frequenza, ritardo nel corso degli studi, evasione dell’obbligo scolastico, completamento dell’obbligo scolastico e formativo senza il raggiungimento del diploma o di qualifica. Tuttoscuola ha analizzato gli ultimi dati sulla dispersione scolastica in un dossier che verrà pubblicato a breve. Lo studio è stato ripreso da diversi media nazionali, tra cui il Corriere della Sera, in un articolo a firma di Gian Antonio Stella.

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La dispersione scolastica ha come esiti finali:

  1. l’inadempienza dell’obbligo scolastico (evasione primaria e secondaria);
  2. le uscite in corso o a fine anno nella scuola secondaria superiore senza il conseguimento del titolo di studio (abbandono scolastico);
  3. un rallentamento del percorso formale di studio dovuto ad una pluralità di eventi;
  4. interruzioni provvisorie del rapporto col sistema scolastico-formativo;
  5. il completamento di un percorso formativo con qualità scadente degli esiti (competenze poco spendibili sul piano della realizzazione personale e/o dell’inserimento lavorativo).

Può essere utile chiarire brevemente il significato di alcuni termini che in parte si sovrappongono a quello di dispersione:

  • Evasione scolastica: inadempienza perseguibile delle famiglie a garantire l’obbligo di istruzione per almeno 10 anni (Legge finanziaria 2007 del 21/12/2006, del Decreto Legislativo 139 sull’innalzamento dell’obbligo scolastico (22/08/07). Con il termine Evasione primaria si fa riferimento ai minori mai iscritti o mai frequentanti la scuola dell’obbligo mentre l’evasione secondaria riguarda l’interruzione degli studi prima del 16esimo anno
  • Abbandono scolastico: interruzione degli studi senza ritiro formalizzato e senza conseguimento del titolo in soggetti non più in obbligo scolastico (maggiori di 16 anni di età)
  • Ritiro formalizzato: trasferimento ad altra scuola, scelta di istruzione familiare con esami da privatista, assolvimento formale senza conseguimento del titolo
  • Insuccesso scolastico: fenomeno multiforme sotteso a quello di dispersione scolastica cui in parte si sovrappone. Si manifesta secondo un’ampia gamma di possibilità (es. bocciatura, ripetenza, disagio, disinteresse, scarso rendimento, sfiducia nella scuola, scarsa rilevanza dell’apprendimento nella vita, mancata realizzazione delle potenzialità, mancato compimento di progressi individuali, ecc) e comporta l’interruzione degli studi senza conseguimento del titolo o il conseguimento di attestati inadeguati ad affrontare i cicli successivi o l’inserimento nel mondo del lavoro (dispersione occulta).

La dispersione scolastica è dunque un processo complesso che si struttura nel tempo attraverso il ripetersi e/o il sommarsi di diversi fenomeni che vanno letti come indicatori di rischio sui quali attivare attenzione ed ascolto. Tra questi vanno ricordati:

  • i frequenti trasferimenti e cambiamenti di sede
  • i ritardi, le assenze ripetute e la frequenza irregolare
  • le difficoltà di adattamento alle regole, alle richieste e agli orari dell’istituzione scolastica
  • le difficoltà di relazione dei ragazzi con i pari e con gli insegnanti
  • le difficoltà di collaborazione con le famiglie
  • la scarsa partecipazione, il disinteresse, la bassa motivazione dei ragazzi in classe
  • le difficoltà d’apprendimento, il basso rendimento, l’accumulo di insuccessi
  • le bocciature e le ripetenze
  • la disomogeneità anagrafica coi pari

La varietà delle manifestazioni rientranti nel fenomeno della dispersione scolastica e la pluralità e sovrapposizione degli indicatori rendono da sempre difficile avere dati quantitativi sul fenomeno. 

Se in passato il fenomeno della dispersione e del disagio scolastico era più grave al Sud, nelle Isole e nelle zone urbane degradate, oggi sembra essersi diffuso “a macchia di leopardo” anche nel Nord-Est d’Italia o nei quartieri “bene” delle grandi città. Sempre più la dispersione scolastica sembra rispecchiare le difficoltà della scuola nel fronteggiare i mutamenti in corso, si accompagna a fenomeni di demotivazione nel corpo insegnante e può essere letta come l’indicatore di un più generale disagio della società e dell’istituzione scolastica al centro di nuove e molte richieste.

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