Concorso DS: l’appello al Consiglio di Stato e il giallo del verbale

Continua il fermento sul concorso per dirigenti scolastici, ormai in pieno contenzioso. Il 4 luglio è stata una giornata ricca di notizie sulla vicenda. Sul sito del TAR Lazio sono stati pubblicati nuovi provvedimenti sul concorso DS con vari esiti (respinti, rinviati, non ammissibili), diversi dai due con sentenza breve che hanno disposto nelle ore precedenti l’annullamento della prova.

Nel tardo pomeriggio è arrivata la comunicazione che il Miur aveva presentato appello urgente al Consiglio di Stato contro la sentenza del TAR che aveva disposto l’annullamento della prova scritta del concorso DS, richiedendo contestualmente anche la sospensiva cautelare della sentenza.

La presentazione urgente dell’appello da parte del Miur ha evitato l’applicazione immediata della sentenza che avrebbe compromesso la conclusione delle ultime prove orali e la predisposizione della graduatoria generale di merito.

Nel corso della giornata sono continuati gli orali di due commissioni (la 4 e la 5) con calendario tardivo.

Alcuni siti davano già pronta per lunedì 8 luglio la risposta del Consiglio di Stato, che invece dovrà attendere qualche giorno, visto che lo stesso Consiglio ha previsto l’audizione di diversi soggetti tra cui l’Udir che già aveva annunciato un intervento ad adiuvandum a favore della sospensiva.

Si è aperto poi il giallo del verbale della ormai famosa plenaria del 25 gennaio scorso nella quale le commissioni avevano approvato la proposta dei criteri di valutazione. In tarda mattinata Tuttoscuola aveva evidenziato come nel verbale non figurassero i nominativi dei tre commissari ritenuti in situazione di incompatibilità.

Una lettrice, l’Avv. Giovanna Muscaglione, che ringraziamo, ha inviato in redazione un file contenente alcuni documenti (in particolare quattro) che costituirebbero “gli allegati al verbale” del 25 gennaio.

I primi tre documenti contenuti nel file corrispondono a quanto indicato nel verbale come documentazione ad esso allegata: la griglia di correzione dei quesiti al risposta aperta, la scheda di valutazione della prova e il modello dei verbali delle operazioni di correzione.

Il quarto documento, di sei pagine, riporta i nominativi, il ruolo e la firma dei componenti della commissione e delle 37 sottocommissioni d’esame. Tra questi, anche i nominativi – con la relativa firma – dei tre commissari ritenuti in situazione di incompatibilità (Angelo Francesco Marcucci, quale componente della 12° Sotto-Commissione, la dott.ssa Elisabetta Davoli, quale componente della 11° Sotto-Commissione, e la dott.ssa Francesca Busceti, quale componente della 18° Sotto-Commissione).

Quest’ultimo documento non riporta né la data, né un titolo e, a differenza dei primi tre, ad esso non si fa alcun riferimento nel verbale, né riguardo agli allegati richiamati, né altrove (per prassi un documento allegato dovrebbe essere citato nel documento principale).

Si tratta della scheda presenze con la firma dei partecipanti alla riunione plenaria del 25 gennaio 2019? Potrebbe essere, ma non siamo in grado di affermarlo. Chi è in grado di asseverarlo? Nella sentenza del TAR del Lazio si scrive che “non è contestato che nella seduta plenaria del 25 gennaio 2019, (…) hanno preso parte i membri versanti in situazioni di incompatibilità”: ci si riferisce a questo documento o esistono altre prove? E nel primo caso, il documento può avere valore formale in un procedimento legale? Domande alle quali non possiamo rispondere, da parte nostra abbiamo pubblicato i documenti di cui siamo venuti in possesso.

Tutta l’attenzione ora e per i prossimi giorni è su Palazzo Spada a Roma dove il Consiglio di Stato deciderà la sorte di questo travagliato concorso.