Concorso DS: la prova scritta andava davvero annullata?

Alla seduta del 25 gennaio i commissari “incompatibili” non risultano presenti

La decisione del TAR di annullare la prova scritta del concorso DS potrebbe essere infondata. Almeno a leggere il verbale della riunione plenaria della commissione e delle sotto-commissioni messa sotto accusa, quella del 25 gennaio scorso. Tuttoscuola lo ha esaminato e ha riscontrato che dalle firme apposte non risulta nessuno dei tre commissari ritenuti in situazione di incompatibilità (Angelo Francesco Marcucci, quale componente della 12° Sotto-Commissione, la dott.ssa Elisabetta Davoli, quale componente della 11° Sotto-Commissione, e la dott.ssa Francesca Busceti, quale componente della 18° Sotto-Commissione).

Erano quindi presenti o no?

Ricordiamo che il TAR ha annullato la prova scritta del concorso DS in quanto la seduta della plenaria del 25 gennaio 2019, considerata organo perfetto, non sarebbe stata valida in quanto “la presenza anche di un solo componente versante in situazione di incompatibilità mina in radice il principio del collegio perfetto con conseguente invalidità delle attività svolte”.

Eppure, leggendo il verbale della plenaria dello scorso 25 gennaio (in allegato) non compaiono le firme dei commissari “incompatibili”, bensì quelle dei presidenti di commissione o loro delegati.

Come ha potuto il TAR ritenere che la loro (non) presenza abbia inficiato la condizione di collegio perfetto e abbia determinato l’invalidità delle decisioni assunte? 

Leggi qui il testo del verbale