Competenze, competenze, competenze: nasce Skills England. E in Italia?

Cinque sono le missioni che il nuovo esecutivo laburista intende perseguire per rispondere ai cittadini e ricostruire il paese britannico: dare il via alla maggior crescita economica nel G7 migliorando ovunque le condizioni di tutti non solo di pochi privilegiati, fare del paese una superpotenza dell’energia pulita, riappropriarsi degli spazi pubblici contrastando la violenza criminale e promuovendo la fiducia nella polizia e nella giustizia, costruire opportunità per tutti soprattutto in relazione alle ambizioni dei giovani ed un sistema sanitario per il futuro in grado di essere presente là dove è il bisogno.

All’interno di questa cornice due missioni sono particolarmente rilevanti per l’educazione: la prima, rivolta alla ripresa economica del Paese, assegna una chiara priorità alla formazione delle competenze indispensabili, la seconda è volta a porre fine alla contrapposizione tra educazione e formazione professionale. Si afferma così l’investimento nella formazione inteso come strumento per la crescita delle persone, delle comunità e del paese. Direttamente centrata sull’educazione è la missione che riguarda la promozione delle pari opportunità a prescindere dal territorio, dalla scuola, dal genere e dal background familiare e socio-economico. Rimuovere le barriere per tutti spezzando il legame tra successo e condizioni di partenza è la filosofia che ispira le misure indicate per il sistema educativo e formativo.

Con l’introduzione nei traguardi per i 16 anni di almeno una disciplina creativa e di una materia vocazionale, il governo intende operare, fin dalla scuola, per l’integrazione tra le competenze: nonostante infatti già ora sia consentito l’inserimento di una gamma più ampia di insegnamenti, nella realtà tendono a prevalere le discipline accademiche.

Per contrastare i NEET (12,6% nel 2024) e accrescere l’occupazione giovanile sono previsti il reclutamento di più di 1.000 consulenti di orientamento e la costituzione di centri per il futuro, soprattutto per i giovani più fragili. Nel piano del governo inoltre è compresa anche l’esperienza di almeno due settimane di lavoro per tutti i giovani nella prospettiva di aumentare la varietà di opzioni disponibili dopo i 16 anni.

La ripresa della garanzia per giovani della fascia 18-21 avviene con un’imposta per la crescita delle competenze,consentendo agli imprenditori di utilizzarla per offrire opportunità di formazione.

Tutta la politica per la promozione delle competenze per la crescita sarà sotto la supervisione di una nuova istituzione nazionale, Skills England. L’organismo dovrà identificare le opportunità di investimento per lo sviluppo delle skills, coordinando gli imprenditori, i fornitori della formazione e le organizzazioni sindacali, oltre a tutti i livelli di governo e promuovendo linee settoriali di azione. Skills England, inoltre, curerà il collegamento con le aree locali agevolando il decentramento del budget per la formazione degli adulti e la regionalizzazione della formazione.

In questo contesto diventerà operativo il diritto all’apprendimento permanente (LLE) deciso, ma non implementato, dal precedente governo. Saranno riformati i centri per l’impiego.

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