Regno Unito/1. Il nuovo Labour contro le scuole private

Dalla Gran Bretagna giunge la notizia che il Labour Party, guidato da Keir Starmer, 57 anni, il moderato neo-blairiano che nel 2020 ha sconfitto il socialista radicale Jeremy Corbyn e che è dato per nettamente favorito alle elezioni del prossimo anno, intende eliminare le esenzioni fiscali di cui godono da sempre le scuole private britanniche (independent schools), frequentate dal 7% degli studenti, che comprendono anche i college d’eccellenza come Eton (dove si sono formati Boris Johnson e David Cameron e anche i principi William e Harry) e Fettes,  considerata la Eton scozzese, frequentata da Tony Blair.

Questa misura farebbe risparmiare allo Stato circa due miliardi di euro che sarebbero reinvestiti nella scuola pubblica. Forti le proteste dei college interessati, le cui rette salirebbero del 20% accentuando il loro carattere socialmente selettivo, ma i sondaggi rivelano che la proposta dei laburisti è accolta con favore da ben il 50% degli elettori, mentre solo l’11% si dichiara contrario.

La misura danneggerebbe però soprattutto le scuole private più piccole, costrette a chiudere o a tagliare i corsi meno frequentati, come quelli di latino e greco, e colpirebbe non gli straricchi, che continuerebbero a iscrivere i loro figli ai top college come Eton e Fettes, ma il ceto medio disposto a investire per dare ai figli un’educazione migliore in scuole dove, comunque, l’ammissione è subordinata al superamento di esami rigorosi, gli insegnanti sono molto esigenti e la preparazione è ottima.

Qualche dubbio però c’è anche nel Labour Party perché il taglio totale delle esenzioni comporterebbe come prima conseguenza il taglio delle borse di studio, di cui attualmente fruiscono fino al 20% degli allievi, compresi quelli dei college d’eccellenza. Per questo c’è chi pensa che sarebbe meglio procedere a un taglio parziale e utilizzare il ricavato per favorire l’accesso alle scuole private agli studenti meno abbienti “deserving and capable”, viene detto con espressione che ricorda la locuzione “meritevoli e capaci” che compare nell’art. 34 della Costituzione italiana.

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