Carriera dei docenti/1: se si vuole, si può. Almeno a Trento…

Trento, Italia. Mentre in Parlamento si preparano gli emendamenti a un decreto legge che sostanzialmente elude l’impegno preso nel PNRR di introdurre la “riforma della carriera degli insegnanti”, qualcuno in Italia un modello di sviluppo per la carriera professionale dei docenti lo sta adottando sul serio.

Dove? Nella Provincia autonoma di Trento, che come in altri casi è un passo avanti al resto del Paese (per rimanere in ambito scolastico il Comitato di valutazione del sistema scolastico Trentino, a cui hanno collaborato negli anni figure di alto profilo a livello nazionale come Giorgio Allulli, Italo Fiorin, Annamaria Ajello e altri, e oggi presieduto da Damiano Previtali, ha prodotto nel tempo studi e indirizzi molto avanzati).

L’amministrazione trentina si è mossa per tempo attivando un processo in più fasi, che consentirà di partire con la fase sperimentale di un nuovo modello di carriera già dal prossimo anno scolastico.

Con delibera di Giunta, n. 1915 del 12 novembre 2021, è stato costituito un “Gruppo Tecnico presso il Dipartimento istruzione e cultura per la realizzazione di un modello di sviluppo per la carriera professionale dei docenti”. Il Gruppo Tecnico – costituito da esperti riconosciuti come Alberto De Toni (Università di Udine, già Presidente Crui), Laura Paolucci (Avvocato dello Stato ed esperta di diritto amministrativo scolastico), Francesco Pisanu (Direttore dell’Ufficio per la valutazione politiche scolastiche della Provincia di Trento) e il già citato Damiano Previtali (dirigente Ufficio valutazione del sistema nazionale di valutazione al MI e presidente del Comitato di valutazione del Trentino) – ha lavorato in questi mesi aprendo un dialogo con tutte le componenti interessate attraverso audizioni, incontri territoriali, indagini sui docenti, ricerche e documentazioni in ambito nazionale e internazionale. Il progetto di riforma – fortemente voluto dal 33enne assessore all’istruzione e cultura della Provincia Mirko Bisesti (Lega) – verrà completato entro i primi di giugno, a quel punto si avvierà l’iter per le necessarie modifiche alla legge provinciale sul sistema educativo trentino (legge provinciale n. 5 del 2006), e infine si procederà alla negoziazione con i sindacati per recepire nel contratto il nuovo modello.

Il modello che stiamo costruendo – dice a Tuttoscuola Viviana Sbardella, Sovrintendente scolastica della Provincia, una figura nominata dalla Giunta provinciale col mandato di introdurre innovazione nella scuola trentina e che affianca il Dirigente generale del Dipartimento istruzione e cultura della Provincia Roberto Ceccato – non è esclusivamente frutto del lavoro del gruppo tecnico, bensì un progetto partecipato, frutto di una serie di integrazioni e contaminazioni che hanno tenuto in particolare considerazione le aspettative, le indicazioni, i pareri espressi dagli stakeholder della comunità trentina, a partire dai dirigenti scolastici e dai docenti delle scuole trentine, consultati attraverso specifici incontri territoriali”.

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