Bando Adolescenza: altri 72 milioni di euro per contrastare la povertà educativa

Erano stati circa 800 i progetti inviati da tutta Italia all’impresa sociale “Con i Bambini” in risposta al ‘Bando Adolescenza’ (11-17 anni), emanato da quest’ultima in quanto soggetto attuatore, per conto della Fondazione ‘Per il Sud’, del “Fondo per il contrasto della Povertà Educativa Minorile”, creato con Decreto Interministeriale del giugno 2016 e nato da un’intesa tra Fondazioni di origine bancaria, rappresentate da ACRI, Forum Nazionale del Terzo Settore e Governo.

Il numero delle proposte ammesse alla seconda fase si è poi ridotto a 248, e tra queste sono 86 quelle ora approvate, 69 per la graduatoria A (regionali) e 17 per la graduatoria B (multiregionali).

Il Bando Adolescenza, rivolto alle organizzazioni del Terzo settore e al mondo della scuola, mira a promuovere e stimolare la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici di adolescenti (non solo del Sud) nella fascia di età compresa tra 11 e 17 anni. Nella selezione è stato dato rilievo al contributo offerto dalle comunità educanti dei territori, formate da coloro che a diverso titolo si rivolgono agli adolescenti: scuole, famiglie, associazioni e organizzazioni non profit, fondazioni, enti territoriali, gli stessi ragazzi.

I progetti promuovono percorsi formativi individualizzati, complementari a quelli tradizionali, ma coinvolgono anche i gruppi classe di riferimento prevedendo azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, che affianchino all’attività ordinaria delle istituzioni scolastiche l’azione della comunità, favorendo anche il riavvicinamento dei giovani che hanno abbandonato gli studi o sono a rischio di dispersione.

L’esperienza del Fondo e la rapidità di attuazione, nonostante il processo sia di per sé articolato, dimostra come se ci sono la volontà politica e la capacità organizzativa di ‘fare’ è possibile aggredire un fenomeno che è tra più ingiusti e pericolosi per il Paese”, ha dichiarato Carlo Borgomeo, presidente di ‘Con i Bambini’, a cui giudizio “la povertà educativa minorile in Italia, come emerge anche dal primo rapporto che abbiamo pubblicato la scorsa settimana è diffusa in tutto il territorio e in particolare nelle aree meridionali e nelle grandi città. Dovrebbe essere una priorità assoluta per la politica, perché un Paese che abbandona i suoi ragazzi è un Paese che, di fatto, rinuncia al futuro”.