Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Artisti in cattedra. La valenza educativa dell’arte

I nostri lettori hanno mostrato un crescente interesse per la rubrica online Artisti in cattedra, curata per il nostro sito da Sara Morandi, giornalista specializzata ma anche, inizialmente, maestra nella scuola dell’infanzia, che al rapporto tra artisti e scuola, e più in generale tra arte e educazione, ha dedicato decine di interviste e testimonianze (l’ultima, un’intervista alla giovanissima cantautrice Diletta Fosso, è uscita lo scorso mercoledì, 17 dicembre).

La valenza educativa dell’arte risale a tempi antichi, basti pensare alla catarsi (purificazione, ammonimento, destino dei personaggi) nella tragedia greca, ottenuta attraverso le bellezza dei movimenti e dei versi, alla musica, alla danza, all’architettura, alle arti figurative sempre alla ricerca di una perfezione formale che fungesse anche da esempio e stimolo, e quindi da insegnamento per l’ulteriore miglioramento. Come, d’altra parte, i dialoghi di Platone o le satire di Orazio.

Nel mondo contemporaneo, segnato dall’esplosione dei consumi culturali collettivi, un grande spazio è riservato alla musica che piace soprattutto (ma non solo) ai giovani (rock, rap, trap, pop), ma anche al cinema, alla serie televisive e in rete, mentre anche il teatro conserva il suo fascino.

A questo mondo appartengono i personaggi presentati da Sara Morandi nella sua rubrica: vi compaiono attori e attrici come Luca Zingaretti, intervistato anche in qualità di regista, Lorenzo Zurzolo (che impersona Italo Balbo in una serie televisiva tratta da “M. Il figlio del secolo” di Antonio Scurati), Donatella Finocchiaro (attrice, regista e anche avvocata), Tosca D’Aquino, interprete di “Magnifica presenza”, adattamento teatrale dell’omonimo film di Ferzan Ozpetek, Luca Argentero (il padre nel film “Una famiglia sottosopra”); cantanti come Marcella Bella, Orietta Berti, Serena Rossi(“Sogno una scuola che formi menti libere e cuori aperti”), e tanti altri protagonisti della musica e dei palcoscenici italiani.

Se c’è un filo rosso che percorre le diverse interviste è l’idea che la scuola sia per tutti gli studenti un’occasione irripetibile di maturazione della propria autonoma personalità, un luogo di conquista della libertà individuale nel rispetto, però, della libertà di tutti; e che anche il cinema, il teatro, la TV, e gli scintillanti palcoscenici delle kermesse musicali aiutino a condividere sentimenti di solidarietà, fantasie, sogni.

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