Ritorno a scuola: arrivano le linee guida delle Regioni. Intanto Azzolina promette: ‘Dal 1° settembre scuole aperte per i recuperi’

“Abbiamo fatto una proposta alle Regioni per il 14 settembre se intendiamo riportare gli studenti a scuola. Ma già dal 1° settembre tutte le scuole saranno aperte per recuperare tutte le attività di apprendimento per gli studenti“. È quanto dichiarato dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina intervenuta lo scorso 17 giugno a Bergamo all’Istituto Quarenghi in occasione del via agli esami di Maturità 2020. Esami di cui si è detta soddisfatta: “Fare gli esami in presenza non era scontato – ha dichiarato la Ministra -. Alcuni Paesi europei li hanno cancellati”.  Intanto, in attesa delle linee guida del Ministero per il ritorno a scuola di settembre, le Regioni, come per esempio il Veneto, elaborano le loro proposte.

Niente mascherina durante le lezioni, spazio vitale di due metri quadrati tra i banchi e una distanza dall’insegnante, che deve rimanere il più possibile in cattedra, di almeno due metri dagli studenti. Sono queste, per esempio, alcune regole elaborate dalla Conferenza delle Regioni e proposte per i ritorno a scuola del prossimo settembre. Anche se le linee guida definitive del Ministero dell’Istruzione sarebbero in arrivo. 

A rivelare le nuove norme di prevenzione tra i banchi di scuola è stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che le ha mutuate stilando delle linee guida per la propria Regione. Si va dai varchi all’ingresso delle scuole, per incanalare i flussi in entrata e in uscita, all’obbligo di indossare la mascherina fino all’arrivo in classe e durante gli spostamenti (per esempio per andare in bagno o nei laboratori). 

Norme specifiche anche per le mense: i pasti devono essere monoporzione e posate e piatti usa e getta.