La previdenza complementare: una scelta opportuna

di Antonio Martire, Vice Presidente del Fondo Scuola Espero

La pensione che sarà

È proprio di questi ultimi giorni la notizia che l’ISTAT ha confermato per gli italiani un incremento della sperenza di vita di ulteriori 5 mesi. Tale dato, in applicazione della Legge Tremonti-Sacconi del 2010, comporterà un innalzamento, a partire dal 1° gennaio 2019, dell’età pensionabile, sia di vecchiaia che anticipata, di un pari periodo. La questione è al centro del dibattito politico ed ha riacceso, semmai si fossero mai spenti, i riflettori anche sull’ammontare complessivo dell’assegno pensionistico. Assegno pensionistico che, come ormai noto, dal 1° gennaio 1996 viene determinato con calcolo esclusivamente contributivo. Tale sistema di calcolo comporta una notevole riduzione, rispetto al passato, dell’importo del medesimo assegno che, dopo 40 anni di contribuzione effettiva, si stima potrebbe non raggiungere il 60% dell’ultima retribuzione percepita. Alla luce di tutto ciò appare evidente come, per le nuove generazioni di lavoratori, sia necessario costruire il proprio futuro pensionistico già dal primo giorno di lavoro.

Cosa offre il Contratto Nazionale di Lavoro del Comparto Scuola

Per i lavoratori della scuola una risposta a tale esigenza già esiste, potendo questi integrare la pensione pubblica con una pensione complementare costruita attraverso l’adesione a Fondo Espero.
L’associazione al Fondo, oltre a permettere l’accantonamento di parte del proprio reddito e del TFR, consente di ottenere un ulteriore contributo, pari all’1% dello stipendio lordo a totale carico del datore di lavoro, a cui altrimenti si rinuncia. Considerando uno stipendio lordo medio annuo di 24.000 euro, ciò significa beneficiare di 20 euro mensili che si sommano a quanto versato dall’aderente.
Inoltre, le somme destinate alla previdenza complementare usufruiscono di benefici fiscali essendo considerate oneri deducibili dal reddito complessivo del lavoratore. Ad esempio, con un reddito annuo lordo di euro 24.000 e una contribuzione di 20 euro mensili (1%), ogni mese si beneficia di un risparmio fiscale pari a 5,40 euro che è possibile trovare direttamente nello stipendio (ciò significa che a fronte di un contributo lordo di 20 euro, dallo stipendio netto verranno prelevati 14,60 euro).

Quello che il Fondo ha finora ottenuto

Gli accantonamenti così effettuati vengono investiti dal Fondo nei mercati finanziari, con l’obiettivo di ottenere rendimenti che vadano ad incrementare la posizione individuale di ogni lavoratore. Posizione su cui verrà determinato o l’importo della pensione complementare ovvero l’importo da liquidare in unica soluzione nei casi previsti dalla legge.
Risulta del tutto evidente che, dato il meccanismo attraverso il quale si rivaluta il capitale accantonato, aderire alla previdenza complementare nei primi anni di attività lavorativa risulta essenziale. Sono infatti i primi anni di attività che consentono al capitale accantonato di beneficiare di un più lungo periodo di investimento e, di conseguenza, di una maggiore redditività.
Il Fondo di previdenza dei dipendenti della Scuola ha garantito nel decennio 2007/2016 una elevata redditività. Il comparto CRESCITA, da aprile 2009 a luglio 2017, ha realizzato un rendimento netto del 48,06%; Il comparto GARANZIA, da aprile 2009 a luglio 2017, ha realizzato un incremento del valore quota del 17,65%. Nel contempo l’oculata amministrazione ha consentito anche di intervenire riducendo la quota associativa che, a partire dal mese di luglio 2017, è scesa dallo 0,07% allo 0,065%. Dati questi che ci consentono di affermare che l’adesione al Fondo è una scelta opportuna.

Fondo Espero ti consiglia

Fondo Espero vorrebbe che il personale della Scuola, soprattutto i più giovani, si documentasse tramite i colleghi già associati, tramite le rappresentanze sindacali o tramite i contatti del Fondo, al fine di avere maggiori informazioni.
Solo successivamente, Espero consiglia al personale della Scuola di aderire subito, consapevolmente (questa è la parola d’ordine del Fondo), senza perdere tempo. Prima ci si iscrive, maggiori saranno i benefici che sarà possibile ottenere!