Webinar Cisl-Tuttoscuola/4. Scuole DADA e alleanza educativa

Al centro del secondo webinar sono state altre due esperienze  innovative, rivelatesi anch’esse assai efficaci  nel contrasto alla dispersione scolastica, realizzate da reti di scuole:  quella che fa capo al modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento, www.scuoledada.it), presentato dal Dirigente tecnico, già DS del Liceo Scientifico Labriola di Ostia,  Ottavio Fattorini, co-fondatore del modello insieme a Lidia Cangemi, DS del Liceo Kennedy di Roma; e quella sull’alleanza educativa promossa da Tuttoscuola, di cui ha parlato Marco Braghero, coordinatore scientifico dei Corsi di perfezionamento in pratiche dialogiche nelle organizzazioni complesse attivati dall’Università di Pisa.

Il modello DADA, adottato attualmente da circa 100 scuole, è fondato, come ha spiegato Fattorini, su 10 principi tra cui i 5 “postulati” (condizioni imprescindibili):

– la rotazione delle classi (anziché dei docenti);

– il coinvolgimento “corale” della comunità scolastica;

– la concezione della scuola, come “incubatore di innovazioni” in funzione del successo formativo di tutti gli studenti;

– la “ratio pedagogico-didattica” fondata sulla co-costruzione degli apprendimenti, quale  primato del “perché”  dell’ innovazione rispetto al “cosa” e al “come” operare; il carattere aperto del modello, che può variare nelle applicazioni ma non nei principi.

In dieci anni di esperienza, ha sottolineato Fattorini, non sono stati rilevati mai incidenti provocati dalla mobilità degli studenti tra i diversi ambienti di apprendimento e questo proprio grazie alla loro responsabilizzazione, essendo stati direttamente coinvolti nella attuazione del dispositivo organizzato e nella definizione dei regolamenti. E non si perde alcun tempo, cronometro alla mano, per gli spostamenti degli alunni tra le aule ma anzi, si guadagnano mediamente due minuti per ogni cambio dell’ora (e quindi decine di ore all’anno) rispetto al tempo mediamente impiegato dai docenti negli spostamenti per avvicendarsi nelle aule.

Gli spazi interni ed esterni alle aule (corridoi, cortili, giardini) sono stati “personalizzati” in funzione degli obiettivi formativi, puntando su un apprendimento di tipo “ludiforme”. Il tutto si è retto sulla partecipazione attiva e sulla fiducia reciproca di tutte le componenti della comunità scolastica studenti, docenti, personale ATA, genitori. È possibile aderire al modello DADA attraverso il sito www.scuoledada.it o ricevere informazioni scrivendo a formazione@tuttoscuola.com

Nella seconda parte del webinar il prof. Marco Braghero ha presentato un progetto sull’alleanza educativa, basato sulla fiducia e sul dialogo, e ha parlato della “Rete nazionale delle scuole dialogiche”, che conta ormai oltre quaranta adesioni. Molte di queste vengono dalla Sicilia, Regione particolarmente afflitta dalla dispersione e dalla disaffezione scolastica, fenomeni che le pratiche dialogiche hanno contribuito a combattere.

Braghero ha citato numerose esperienze di rimotivazione e recupero alla frequenza scolastica da parte di giovani che avevano ormai lasciato la scuola, un risultato ottenuto proprio grazie al metodo del dialogo, nel quale si sono impegnati non solo alcuni professori ma soprattutto gli stessi compagni di classe degli alunni dispersi o a rischio di abbandono precoce.

La Rete è stata costituita solo nel 2021, ma in essa sono confluite esperienze e pratiche dialogiche in corso già da anni. Come per le scuole DADA, l’adesione alla rete è fondata sulla condivisione dei principi – in questo caso la ricerca del dialogo, il confronto aperto, lo spirito di collaborazione, la relazione d’aiuto – e non sull’applicazione di un modello teorico, definito a prescindere dalle situazioni concrete. Informazioni e contatti sul progetto di alleanza educativa e sulla Rete possono essere ottenuti scrivendo a formazione@tuttoscuola.com.

In comune tutte le iniziative innovative presentate nei due webinar gestiti da Tuttoscuola hanno il carattere endogeno delle esperienze, e comune è l’esigenza di vedere riconosciuta, e possibilmente potenziata e sostenuta anche finanziariamente, la maggiore autonomia organizzativa e didattica con la quale esse si muovono.

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