Webinar Cisl-Tuttoscuola/3. La scuola digitale, creativa e coinvolgente

Il secondo modello presentato nel webinar del 10 ottobre sul tema “PNRR – Riduzione dei divari territoriali” nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Cisl Scuola in collaborazione con Invalsi e Tuttoscuola, si fonda sull’esperienza di scuola digitale, coinvolgente e creativa attuata dall’IC Ungaretti, illustrata con ricchezza di esempi dalla dirigente Stefania Strignano, che ha evidenziato la replicabilità del modello, al quale peraltro si stanno già ispirando numerose scuole.

Il contesto sociale nel quale opera l’Istituto è medio-basso, e la scuola è frequentata da alunni stranieri (il 24%) e BES (il 10%). Ciononostante, i risultati, rispetto a quelle registrati prima dell’arrivo della DS Strignano, sono eclatanti: nelle prove Invalsi l’Istituto è passato in pochi anni da una bassa classificazione, molto sotto la media nazionale, al vertice della classifica della Lombardia e dell’Italia.

Come è riuscito in questa impresa? Già prima della pandemia la scuola, per impulso della DS, si era attrezzata sul piano della digitalizzazione della didattica. Così ha continuato a ottenere ottimi risultati anche durante la pandemia (non è stata persa neanche un’ora) e si presenta adesso come caso esemplare di scuola compiutamente digitalizzata, capace di motivare tutti i suoi alunni, a partire dai più fragili.

Ecco le principali misure caratteristiche dell’esperienza in atto presso l’IC Ungaretti:

– uso intensivo del tablet (Ipad) da parte degli studenti e degli insegnanti con digitalizzazione dei materiali didattici;

– accento sulle competenze piuttosto che sulle conoscenze, tenendo conto del tipo di test somministrati dall’Invalsi;   

– grande cura delle competenze socio-emotive e di quelle trasversali: capacità di lavorare in gruppo; capacità di comunicare; pensiero critico che nasce dal confronto quotidiano tra alunni e insegnanti-tutor; autocontrollo (“un po’ meno di istruzione e un po’ più di educazione”);

– spazi di apprendimento mobili, anche all’aperto;

– metodologia ipertestuale e cooperativa in cui tutti apprendono, compresi gli insegnanti, e senza cattedra;

– interdisciplinarità sistematica;

– studio intensivo dell’inglese: una materia insegnata col CLIL alla primaria, due alla media;

– affidamento agli alunni di project work, compresa la creazione di app;

– sì ai banchi mobili e componibili, compresi quelli a rotelle, perché favoriscono l’apprendimento cooperativo.

Tutte iniziative ed esperienze replicabili, ha ripetuto Strignano, anche nelle condizioni nelle quali si trovano attualmente le scuole.

Come ha concluso Sabrina Boarelli, già Direttore dell’Usr Umbria, “si tratta di un’esperienza arrivata allo stadio di vero e proprio ‘sistema’: non riguarda un unico grado di scuola, un’unica classe o gruppi di classi, ma è un vero ‘progetto di scuola’. Ricordo quando si parlava di passare dalla ‘scuola dei progetti’ al ‘progetto di scuola’: ecco l’Ungaretti di Melzo ha compiuto questo percorso, perché c’è dietro l’idea di scuola che va al di là dei canoni tradizionali, e mostra come mettere a servizio del progetto una serie di strumenti, di mezzi e di azioni che hanno un potere trasformativo di generare conoscenze e competenze”. Quale conclusione si può trarre? “Se non portiamo le esperienze di qualità a sistema, cambiamo le piccole realtà ma non operiamo per un cambiamento di sistema: ci auguriamo che i tanti fondi ora disponibili (dispersione, Scuola 4.0, Pon, etc) siano utilizzati con una visione di sistema. E non ci scordiamo che all’interno delle nostre scuole sono presenti sempre più alunni con BES, e modelli di scuola di questo tipo consentono a tutti e a ciascuno di trovare i propri percorsi e di far maturare le proprie competenze. La sfida allora è di diffondere di più esperienze come quella dell’Ungaretti di Melzo: il know how fortissimo di esperienza e di cultura anche globale che ci è stato raccontato va tesaurizzato e portato a sistema”.

Le scuole interessate a saperne di più e anche ad essere accompagnate nell’introduzione di questo modello avvalendosi del format di trasformazione accelerata e di accompagnamento predisposto da Tuttoscuola possono scrivere a formazione@tuttoscuola.com.

Per approfondimenti:

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