
Utilizzo di smartphone/2: il divieto ministeriale confligge con l’autonomia scolastica?

Si può indubbiamente convenire con diverse considerazioni di merito addotte dal ministro per motivare l’emanazione della circolare 5274/2024, ma parlare di divieti, anziché di inviti, di suggerimenti o di raccomandazioni (come fa, invece, per il ritorno al diario personale degli alunni), suscita perplessità.
Sembra, infatti, di essere ritornati alla scuola pre-autonomia scolastica del secolo scorso, quando la gestione del sistema scolastico era centralizzata, e da Roma il ministro di turno disponeva il funzionamento delle scuole e l’azione degli insegnanti con propria circolare.
La legge 59/1997 all’art. 21 introduceva l’autonomia scolastica, prevedendo che le funzioni dell’Amministrazione centrale e periferica della pubblica istruzione in materia di gestione del servizio di istruzione, fermi restando i livelli unitari e nazionali di fruizione del diritto allo studio nonché gli elementi comuni all’intero sistema scolastico pubblico in materia di gestione e programmazione definiti dallo Stato, sono progressivamente attribuite alle istituzioni scolastiche….
L’autonomia scolastica, elevata successivamente a rango costituzionale, trovava la sua regolamentazione nel DPR 275/1999, in attuazione dal 1° gennaio 2000, che, in particolare, all’art. 4 (Autonomia didattica) nel rispetto della libertà d’insegnamento, prevedeva e prevede tuttora, tra l’altro, La scelta, l’adozione e l’utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il Piano dell’offerta formativa di cui all’articolo 3 e sono attuate con criteri di trasparenza e tempestività. Esse favoriscono l’introduzione e l’utilizzazione di tecnologie innovative.
Il regolamento sull’autonomia non poteva prevedere allora l’impiego degli smartphone (né il loro pervasivo utilizzo e condizionamento sulla vita dei ragazzi), ma era, comunque, di tutta evidenza la prerogativa delle istituzioni scolastiche e dei docenti nell’impiego delle strumentazioni ad uso educativo e didattico, sulla base anche del principio intangibile della libertà di insegnamento.
Le prerogative dell’autonomia didattica possono essere messe in discussione da una circolare ministeriale? Si prospetta un conflitto istituzionale alla vigilia del prossimo anno scolastico, ormai alle porte.
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