Tutor: s’allontana l’accordo, si avvicina lo sciopero

Dopo l’ennesima fumata nera nella trattativa sindacale del 20 ottobre per l’attuazione dell’art. 43, l’Aran ha chiesto tempo per verificare presso il Miur le condizioni per sciogliere alcuni nodi del confronto e non ha quindi fissato nessuna data per la ripresa dei contatti con le organizzazioni sindacali.
Dalle dichiarazioni dei sindacati si ha la netta impressione che le ipotesi di accordo, che sembravano ormai imminenti, si allontanino sempre più con due conseguenze pesanti.
Innanzitutto il mancato accordo sul tutor lascia al palo quelle (numerose) scuole che, in attesa di una soluzione, non hanno attivato in alcun modo la funzione tutoriale e anche altri aspetti importanti della riforma. In secondo luogo anche il mancato accordo sulle misure di sostegno agli anticipi nella scuola dell’infanzia crea effetti negativi sul servizio, perché lascia sempre in attesa migliaia di bambini che, pur nella disponibilità dei posti nelle scuole dell’infanzia, non possono essere ammessi fino alla sottoscrizione dell’accordo.
Ma c’è di più: il ministero ha disponibili per la scuola dell’infanzia 400 posti “congelati” per nuove sezioni, aperte sia agli anticipatari sia a bambini in lista di attesa.
Il Miur, a questo punto, potrebbe anche decidere di assegnare quei posti senza attendere gli accordi: una scelta che, da una parte, verrebbe accolta favorevolmente da migliaia di famiglie ma che rappresenterebbe un vulnus nelle già difficili relazioni sindacali.
Intanto si avvicina la data dello sciopero generale del 15 novembre, dopo gli scioperi territoriali brevi di questa ultima decade di ottobre.