Titolo V/2: cercare una larga condivisione tra Stato e Regioni

Una risposta concreta alla sollecitazione del Presidente della Repubblica potrebbe essere la costituzione di tavoli tecnici presso il Ministero degli Affari Regionali per affrontare tutte le questioni di merito e di metodo sollevate dalle Regioni e per dare effettiva realizzazione ai processi.
Nel frattempo potrebbero essere avviate le azioni connesse alla formalizzazione di un Accordo Quadro per l’attuazione dei contenuti della sentenza n.13/2004 della Corte Costituzionale che ha riconosciuto alle Regioni la competenza sull’allocazione, sul territorio, delle dotazioni organiche del personale, determinate a livello nazionale.
Come ha sostenuto anche il ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali Chiti, occorre avere la consapevolezza che su temi così complessi l’unica possibilità di successo per lo sviluppo dell’indirizzo federalista, sancito nella Costituzione con la riforma del Titolo V, risiede nella realizzazione di larghe condivisioni tra tutti i soggetti istituzionali (Ministero Istruzione, Ministero Affari Regionali, Regioni).
Insomma è necessario un forte impegno per creare le condizioni organizzative e per individuare un metodo di lavoro con opportune forme di comunicazione interistituzionale, che potrebbe essere molto utile anche per mettere in chiaro le competenze e il ruolo dell’autonomia scolastica, principio ora sancito dalla Costituzione.